Etichette dei detersivi, non farti ingannare: cosa tenere sotto controllo

Le etichette dei detersivi, come quelle alimentari, rappresentano un quadro fondamentale del prodotto e del suo contenuto.

Si tende a sottovalutare l’incidenza di questi dettagli, certi del fatto che, trattandosi di sostanze da utilizzare sulle superfici, non vi siano grandi problemi come per quelle alimentari, invece non è così. Chiaramente questi non vengono ingeriti, ma ciò non vuol dire che non siano a contatto diretto con la pelle e le persone.

Per questo motivo non si può prescindere dal decifrare quanto scritto, fare attenzione, studiare e capire oggettivamente cosa si va ad acquistare. Anche i segnali che sono riportati offrono a primo impatto qualcosa di facilmente comprensibile come tossicità, allarme per bambini, problemi per la salute.

Etichette detersivi, attenzione: cosa leggere con cura

Secondo quanto riportato dal Centro Nazionale Sostanze Chimiche vi sono dettagli imprescindibili che fanno parte tanto dei cosmetici quanto degli altri agenti in commercio, tutte le etichette quindi devono seguire le stesse regole e questo permette di evidenziarne contenuto e imparare progressivamente a leggerne i codici.

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Etichette detersivi, i pericoli insospettabili (designmag.it)

Si trova innanzitutto l’azienda che l’ha immesso sul mercato, quindi tutte le indicazioni relative agli ingredienti, viene riportato l’indirizzo web per inviare eventuali mail e anche elementi esterni (come un QR Code) dove poter approfondire il contenuto. Guardando in modo specifico agli ingredienti, questi sono disposti sempre con nomenclatura INCI; nome della Farmacopea, denominazione chimica o IUPAC.

Sembra complesso ma fatta attenzione di volta in volta si può comprendere facilmente di cosa si tratta. Le istruzioni per l’uso non sono da sottovalutare, si tende sempre a pensare che tutti possono capire come usare un detergente eppure in quelle indicazioni vi sono delle specifiche essenziali. Ad esempio, impiegare un prodotto per la cucina o sgrassante per un materiale su una superficie diversa, potrebbe causare macchie permanenti e danni anche da centinaia di euro.

In etichetta si trovano anche profumi, sbiancanti, enzimi, conservanti e disinfettanti. Ogni cosa contenuta all’interno deve essere specificata appositamente. Se c’è un’avvertenza CLP vuol dire che ci sono dei segnali di pericolo, per questa viene riportata sempre un’immagine, una piccola icona. Guardando alla composizione dei detersivi oggi è possibile puntare anche a qualcosa di totalmente diverso, prodotti ecologici.

Questi possono essere di origine vegetale, con ingredienti naturali e controllati. Per tutte le specifiche bisogna chiarire che, per definirsi tale, non dovrebbero esserci: fosfati, paraffina, triclosan, perborati. I simboli di sicurezza, che sono un capitolo a parte, non andrebbero confusi, ed è bene fare molta attenzione. Vi sono quello proprio dell’incendio, che indica il contenuto infiammabile, quello che descrive invece un animale e la natura che sta a simboleggiare quanto il prodotto sia dannoso per la natura.

Oltre quelli classici ce ne sono due “nuovi” non molto noti. Uno è il punto esclamativo che indica pericolo generale quindi irritazione possibile per le mucose, gli occhi, nocivo se ingerito. L’altro è una forma umana che riporta una sorta di stella all’interno, vuol dire gravi rischi per la salute.

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