Eredità ed IMU: gli errori che mettono nei guai le famiglie, allarme dei CAF

 I CAF lanciano un allarme: molte famiglie si trovano nei guai per non aver compreso appieno le regole sull’IMU in caso di eredità.

L’IMU, Imposta Municipale Unica, è una tassa che grava sui possessori di immobili in Italia. Introdotta nel 2012, è una delle principali fonti di entrate per i comuni italiani. L’obiettivo dell’IMU è finanziare i servizi locali, ed è dovuta da chiunque possieda fabbricati, terreni agricoli e aree edificabili, con alcune eccezioni. Tuttavia, questa imposta può diventare un vero rompicapo per molti cittadini, soprattutto quando si tratta di situazioni particolari come la successione ereditaria.

La gestione della proprietà immobiliare, specialmente in caso di successione, comporta una serie di complicazioni burocratiche. Spesso, i contribuenti si trovano a dover interpretare normative complesse e a districarsi tra le richieste dei vari enti coinvolti. Questo diventa particolarmente vero quando si tratta di capire chi è effettivamente tenuto a pagare l’IMU dopo la morte di un parente e come suddividere correttamente le quote di proprietà tra gli eredi.

Regole generali e casi specifici: capire come funziona il pagamento dell’IMU non è mai facile

L’IMU deve essere pagata da chi possiede immobili in Italia, che siano residenziali o commerciali. I soggetti passivi sono generalmente i proprietari, i titolari di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione e superficie. La prima casa, ovvero l’abitazione principale, è esente dal pagamento dell’IMU, salvo che si tratti di immobili di lusso.

chi paga l'imu in caso di immobile in eredità
Nella successione ereditaria, gli eredi devono capire chi paga l’IMU e in che misura – designmag.it

In caso di successione ereditaria, la proprietà immobiliare viene trasferita agli eredi secondo le quote stabilite dalla legge o dal testamento. È qui che spesso sorgono problemi interpretativi: capire chi deve pagare l’IMU e in quale misura può essere complesso, specialmente quando gli eredi non risiedono nell’immobile ereditato.

Consideriamo un caso concreto per chiarire meglio la questione. Tre anni fa, una famiglia ha affrontato la successione per la morte del padre. La casa era di proprietà dei genitori in regime di comunione dei beni. Alla morte del padre, la madre ha ereditato i tre quarti della casa, mentre il figlio ha ereditato un quarto. La madre continua a vivere nella casa, che per lei è la residenza principale, mentre il figlio risiede in un altro appartamento di cui è proprietario al 100%.

Il problema sorge quando il figlio si chiede se deve pagare l’IMU sulla quota ereditata. Secondo la normativa vigente, i soggetti passivi dell’IMU includono i possessori di immobili, ossia i proprietari e i titolari di diritti reali di usufrutto, uso, e abitazione (art. 1 comma 743 della legge 160/2019). In questo caso specifico, la madre, che continua a vivere nella casa come abitazione principale, non è tenuta a pagare l’IMU. Per quanto riguarda il figlio, sebbene sia proprietario di una quota della casa, non deve pagare l’IMU sulla sua parte ereditata, in quanto l’immobile è considerato la residenza principale della madre.

Questa situazione evidenzia l’importanza di comprendere correttamente le normative sull’IMU e di consultare esperti fiscali per evitare errori che potrebbero portare a sanzioni.

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