Si fa strada la possibilità che l’Ecobonus al 65% possa restare in vigore anche nel 2025, il Governo ora ci sta seriamente pensando. ecco lo scenario.
Usufruire di uno sconto o di un’agevolazione può essere importante per decidere di fare un acquisto, specialmente se questo può avere un costo ingente per la maggior parte delle persone. Sapere di potwr ottenere questo vantaggio fa sentire più leggeri e dà la garanzia di rientrare almeno in parte dell’investimento fatto. Emblematico è quanto previsto per l’Ecobonus al 65%, provvedimento che è stato provvidenziale per tanti e che dovrebbe essere rinnovato anche per il 2025, che è ormai prossimo.
Il termine si riferisce alla detrazione fiscale per tutte le opere edilizie mirate al risparmio e all’efficienza energetica negli immobili. Chi ha effettuato lavori per l’anno che si sta per chiudere può usufruirne per ogni intervento che ha permesso di ottenere una riqualificazione energetica di edifici energetici, basti pensare all’installazione di un impianto fotovoltaico e alla sostituzione di impianti di climatizzatore, con un minimo di ritorno del 50% fino all’80% per i lavori condominiali. Si punta però a garantire quella pari al 65% a partire da gennaio.
Come può essere l’Ecobonus al 65% nel 2025
Maggioranza e opposizioni sono concordi sulla necessità di inserire tra gli emendamenti che dovrebbero essere approvati a breve e inseriti nella Manovra l’Ecobonus al 65% per l’efficientamento energetico. Se il progetto dovesse diventare realtà, sarebbe possibile effettuare svolgere lavori di ristrutturazione con un vantaggio maggiore per la detrazione fiscale a esso collegata, che passerebbe dal 50 al 65%.
Tra le opere che rientrerebbero nell’agevolazione ci sarebbero quegli interventi che rientrerebbero nella direttiva Case Green, che può garantire un duplice vantaggio, rendere l’abitazione più sostenibile sul piano energetico e ridurre i rischi. Non è detto però che il vantaggio sia pari per tutti, questo potrebbe essere differente in base all’immobile, distinguendo tra abitazione principale e altre abitazioni e immobili non residenziali.
Al momento l’Ecobonus nella versione che non è stata ancora emendata prevede queste caratteristiche.
- abitazione principale/prima casa: aliquota al 50% per la prima casa nel 2025, mentre per il 2026 e il 2027 l’aliquota scende al 36%;
- altre abitazioni e immobili non residenziali: per il 2025 aliquota al 36%, mentre per il 2026 e il 2027 l’aliquota cala al 30%.
Si sta ora facendo strada la possibilità di una modifica, che renderebbe più agevolata la misura:
- per il 2025 aliquota al 65% per abitazioni principali/prime case e altre abitazioni e immobili non residenziali, invece che 50% e 36% come previsto dal d.d.l. Bilancio;
- per il 2026 e 2027 aliquota al 36% per le abitazioni principali/prime case e del 30% su altre abitazioni e immobili non residenziali, senza variazioni rispetto al testo della manovra 2025.
Al momento è ancora prematuro fare previsioni su quanto potrebbe accadere, le possibilità di un potenziamento del provvedimento ci sono, l’esecutivo sta valutando se sia davvero gestibile per le casse dello Stato.