Se hai dei debiti con il Fisco, questo sarà l’esatto momento in cui entrerà in gioco l’ipoteca sulla casa: occhi aperti
Avere dei debiti col Fisco è una delle peggiori situazioni che possano capitare. Si tratta infatti di una condizione dalla quale è molto difficile uscire, a causa delle pressioni e delle esigenze che i creditori presentano. Soprattutto se si ha a che fare con lo Stato, generalmente poco propenso a scendere a compromessi verso chi matura un debito. E se questa condotta è reiterata, la frittata è praticamente fatta.
Nella maggior parte dei casi, ovviamente a seconda della loro gravità, entrerà in gioco l’ipoteca sulla casa. Ma qual è il momento esatto in cui avviene ciò? Esistono vari aspetti da analizzare, a partire dalla definizione di ipoteca passando poi per le varie ipotesi in cui una situazione simile si verifica.
Nel dizionario legale si parla di ipoteca quando si cita una garanzia che il creditore mette in atto per tutelarsi. Per esempio, nel caso in cui soggetti terzi abbiano maturato dei debiti nei suoi confronti. Per poter essere registrata non ci sono limiti di importo, ma devono esserci determinati titoli in essere. Per esempio, la sentenza definitiva proclamata da un giudice.
Se si ha a disposizione questo titolo o altri simili, l’ipoteca può scattare anche al fronte di debiti minimi. Ma se il creditore è fisico, cosa che non sussiste se si parla di Stato, la cifra da tenere in considerazione è di 20.000 euro. Un ulteriore aspetto da considerare, riguarda la possibilità di creditore fisico e non di iscrivere un’ipoteca sulla prima casa. Contrariamente a quanto invece si è potuto credere fino ad ora.
Questo può avvenire anche nel caso in cui l’immobile appartenga a più proprietari. Dunque, la comproprietà dell’immobile non porrà di certo un freno alle azioni che l’Esattore, ovvero colui che riscuote il denaro dovuto, potrà mettere in atto. Dall’altra parte, invece, come ci si può difendere da un’ipoteca? Esistono varie soluzioni, per quanto non sempre applicabili.
Il primo metodo è quello di chiedere un pagamento dilazione del proprio debito, cosa che può essere accolta o meno. Il secondo metodo è quello di alleggerire il debito fino a farlo diventare minore di 20.000 euro, cosa che porrà l’Esattore davanti a un vincolo, obbligandolo così ad accettare il pagamento parziale. Bisogna infatti ribadire che al di sotto di questa cifra l’ipoteca non si possa applicare, per i privati fisici.