Come si può trasferire un immobile dai genitori ai figli senza dover affrontare spese come tasse, notaio e altra burocrazia? L’escamotage da seguire.
Non è raro che una casa diventi di famiglia, nel senso che si trasferisca la proprietà generazione in generazione. È anzi uno dei lasciti più più importanti e comuni qui da noi, la casa dei genitori che passa ai figli. Può capitare però che i genitori decidano di effettuare questo passaggio prima della loro dipartita; in questo caso ci sono vari modi per poter cedere la propria casa al figlio. Ognuno di queste ipotesi però prevede il pagamento di tasse, atti notarili e burocrazia che possono allungare i tempi e rendere il tutto molto dispendioso. C’è però un modo che permette di trasferire casa ai figli senza dover affrontare alcuna spesa.
Le ipotesi più utilizzate per il trasferimento dell’immobile dai genitori ai figli quando i primi sono ancora in vita sono essenzialmente uno: la donazione. Tuttavia questa pratica è molto dispendiosa, nonostante il beneficiario sia un figlio non si può stipulare un contratto privato, ma bisognerà per forza di cose rivolgersi ad un notaio per la stesura dell’atto pubblico.
L’atto va poi trasmesso all’Agenzia delle Entrate e la donazione deve anche essere trasmessa ai Registri Immobiliari oltre che provvedere poi alla voltura catastale. Tutto questo significa seguire i tempi burocratici che possono anche allungarsi di molto in caso di piccolissimi intoppi, ma vuol dire soprattutto sborsare una consistente somma di denaro.
Di fatto oltre alla parcella del notaio sono dovute tre tasse: l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, sono le stesse in pratica di quando si acquista casa -e che tra l’altro stanno per aumentare-, ma a queste si aggiunge anche l’imposta sulle donazioni se si eccede il milione. Tuttavia è possibile evitare tutto questo, con escamotage individuato dalla stessa Corte di Cassazione.
Come cedere casa ai figli senza pagare tasse e notaio
La soluzione migliore alla donazione e al suo lungo e dispendioso processo è l’usucapione. Attenzione non parliamo di una soluzione propriamente a costo zero e che non richieda tempo, ma sicuramente fa risparmiare in termini di denaro.
Con l’usucapione il genitore affida l’immobile al figlio il quale lo può e anzi lo deve utilizzare come se fosse suo. Questo vuol dire che potrà farne le modifiche che ritiene necessarie, lavori di ristrutturazione come anche il solo cambio della serratura (ma dovrà tenere traccia di tutto).
Trascorsi 20 anni, il figlio potrà intentare causa nei confronti dei genitori affinché il giudice accerti l’usucapione. La causa deve essere seguita da un avvocato che va pagato, ma costa sicuramente di meno di un notaio, e la sentenza andrà poi registrata con il pagamento della relativa imposta. Al di là dei tempi lungi, è chiaro che l’usucapione quando concordato da entrambe le parti si risolve facilmente in sede giudiziale.