Donazioni e successione (di immobili e non): la legge stravolge le famiglie e le fa litigare, meglio organizzarsi subito

La riforma fiscale 2024 richiede alle famiglie italiane un’attenta valutazione della loro situazione patrimoniale.

Il 2024 porta con sé rilevanti novità in ambito fiscale, in particolare per quanto riguarda donazioni e successioni. Questi ambiti sono spesso molto delicati e fonte di potenziali tensioni familiari. La riforma fiscale del governo Meloni introduce una serie di modifiche destinate a ridefinire il quadro normativo vigente. Le imposte legate al trasferimento di beni, che siano immobili o altri asset, subiranno significative trasformazioni, influenzando in modo diretto la gestione dei patrimoni familiari.

L’obiettivo del governo, con l’introduzione di queste novità, è ovviamente quello di semplificare le regole. Secondo molti esperti, però, le modifiche rischiano di creare incomprensioni e conflitti interni se non adeguatamente affrontate. Per questo, le famiglie italiane sono invitate a studiare la normativa in materia e prepararsi con largo anticipo a queste situazioni.

Cambiamenti nella gestione di donazioni e successioni: cosa sapere e come organizzarsi

La riforma fiscale del governo Meloni prevede una revisione delle imposte su successioni e donazioni. In particolare, si parla di nuove regole per i trust, uno strumento legale che permette a una persona di trasferire i propri beni a un’altra, che li gestirà per conto di un beneficiario.

come organizzarsi con la donazione di immobili e non
La revisione delle imposte mira a semplificare il sistema, ma rischia di creare tensioni familiari – designmag.it

In particolare, le nuove norme incidono sulla territorialità dei beni inclusi nei trust. Se chi dispone il trust vive in Italia al momento della separazione dei beni, l’imposta verrà applicata su tutti i beni, ovunque si trovino. Se invece chi dispone il trust non vive in Italia, l’imposta riguarderà solo i beni presenti in Italia. Queste regole sono particolarmente rilevanti per le famiglie con grandi patrimoni, ma potrebbero avere un impatto anche su chi ha meno beni.

Un altro punto importante riguarda i trust testamentari, usati per gestire i beni dopo la morte del disponente. Le nuove regole permetteranno di pagare le imposte in anticipo, evitando così lunghe attese. Questo offre maggiore flessibilità, ma richiede una buona pianificazione per evitare problemi economici.

Per quanto riguarda le donazioni, la riforma prevede la possibilità di detrarre le imposte pagate all’estero per beni oggetto di donazione. Anche se la maggior parte delle regole sulle donazioni rimane invariata, ci sono alcune novità, come l’esenzione dalle tasse per le donazioni d’uso e nuove regole per le donazioni indirette, che saranno tassate all’8% solo in alcuni casi.

Queste modifiche normative possono generare tensioni all’interno delle famiglie, specialmente in situazioni dove la gestione dei beni non è stata adeguatamente organizzata. La revisione delle imposte, se non gestita con attenzione, può portare a dispute tra eredi e beneficiari, complicando ulteriormente la già delicata questione della divisione del patrimonio. Rivolgersi a consulenti fiscali esperti e rivedere periodicamente le disposizioni testamentarie e di donazione diventa quindi una priorità per evitare che le nuove regole possano stravolgere gli equilibri familiari e portare a contenziosi legali.

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