In un’epoca in cui risparmiare acqua è fondamentale, la doccia a circuito chiuso potrebbe essere la soluzione: di cosa si tratta?
Molto spesso sentiamo parlare di crisi climatica, di uso sconsiderato delle risorse del pianeta e della necessità di rivoluzionare il nostro modo di consumare energia. L’attività umana, infatti, produce ogni giorno quantità incommensurabili di gas serra che si riversano nell’atmosfera.
I quali contribuiscono al surriscaldamento del pianeta e a tutti i problemi che ne derivano. Vi è poi la questione della produzione di rifiuti, oppure quella del consumo di acqua. Pur essendo la risorsa più importante che esista, in molte aree del mondo l’accesso all’acqua potabile e non è particolarmente difficile. Mentre in altre viene spesso consumata in maniera eccessiva e inconsapevole.
Facciamo l’esempio delle docce. Ogni giorno, nel mondo occidentale, ci concediamo una doccia, fresca d’estate e calda d’inverno. Eppure ognuna di queste docce può arrivare a consumare dai 60 ai 150 litri d’acqua a persona, in base al tipo di flusso idrico o alla durata della suddetta doccia.
La doccia a circuito chiuso belga potrebbe farci risparmiare 4mila litri di acqua all’anno… a persona!
E se trovassimo il modo di rendere le docce più efficienti? Una soluzione potrebbe essere quella di ricorrere a soffioni economici (con questo metodo li pulisci velocemente e facilmente), pensati per ridurre il consumo idrico. Anche sostituire la vasca con la doccia comporta un minore dispendio di acqua. Inoltre è assolutamente necessario ridurre la durata della doccia: così facendo potremmo risparmiare decine di litri d’acqua al giorno e decine di migliaia all’anno.
Vi è poi un’altra soluzione, messa a punto dalla start-up belga Heau, che punta a ridurre lo spreco di acqua fredda. Quando apriamo l’acqua, infatti, spesso ne sprechiamo litri e litri nell’attesa che diventi calda. In Belgio stanno lavorando proprio a questo problema, grazie a un sistema che immagazzina il calore residuo dell’acqua per diversi giorni, rendendola subito disponibile alla doccia successiva.
Stiamo parlando delle docce a circuito chiuso, il cui funzionamento si basa sull’uso di due compartimenti isolati. Uno raccoglie l’acqua fredda e la invia a un compartimento dove viene immediatamente riscaldata, per poi inviarla al miscelatore. Mentre un altro la immagazzina per la doccia successiva.
Il risparmio idrico grazie alla doccia a circuito chiuso può essere consistente. Heau stima infatti un risparmio di 4mila litri d’acqua all’anno, nonché di circa 110 kWh di energia elettrica. Nonostante questa tecnologia non sia ancora disponibile a livello globale, il fatto che si stia lavorando in questo senso è una buona notizia. Il progresso tecnologico, infatti, può e deve trovare nuovi modi di risparmiare risorse e rispettare il pianeta.