Le tendenze del nuovo anno per il bagno parlano chiaro: le docce si progetteranno senza porte, per ottenere un favoloso effetto SPA.
La stanza da bagno sta attirando sempre più attenzione per quanto riguarda arredamento, design e funzionalità. Ormai è considerata al pari delle altre, e anzi, molte persone desiderano creare un angolo intimo e di relax, per rigenerarsi dopo le fatiche quotidiane.
Gli esperti del settore propongono soluzioni sempre più intriganti e le nuove tendenze ci danno un’altra ottima ragione per ristrutturare il bagno. Infatti il concept della doccia cambia radicalmente, evolve e si libera definitivamente delle porte.
Ma come fare a realizzare una doccia completamente aperta? Non mancano dubbi, infatti, sulla potenziale mancanza di praticità di questa soluzione. Ma gli esperti ci spiegano come ovviare.
Una doccia senza vetrate o sportelli offre sicuramente numerosi vantaggi, e non solo estetici. L’impatto delle porte che chiudono la doccia limita la percezione dello spazio, e di fatto va a restringere l’area della stanza, che già di per sé solitamente non è molto grande.
Pensare a una doccia senza vetri rimanda immediatamente a quelle che troviamo nei centri di benessere, e non dimentichiamoci che niente porte significa meno problemi con le pulizie. Il calcare è certamente il nemico numero 1 delle docce, e tutti lo sano benissimo.
Progettare una doccia senza porte vuol dire anche potersi lasciare andare a un arredamento squisitamente moderno e anche innovativo. Soprattutto perché, con la scusante dell’umidità maggiore che va a crearsi nella stanza, dovremo puntare su materiali più impermeabili.
E infatti, passando alle criticità derivanti da una doccia aperta, c’è quella degli schizzi d’acqua, che non trovando più barriere potrebbero inficiare il comfort. È necessario, quindi strutturare l’intero bagno in modo che questo aspetto venga risolto. Gli esperti consigliano di valutare innanzitutto le dimensioni della stanza; se fossero non troppo ampie, si potrebbe risolvere con una piccola barriera di vetro, che vada a proteggere, ad esempio, la zona lavandino.
Posizionare strategicamente il soffione darà un’altra sicurezza aggiuntiva, e a questo proposito il consiglio è quello di installarlo nella direzione opposta all’ingresso, o comunque agli elementi che potrebbero essere raggiunti dall’acqua.
Per ovviare all’umidità che non viene più contenuta dalle porte, è indispensabile installare un sistema di aerazione più efficace e, come accennato poco sopra, preferire un piatto doccia più impermeabile.
Per il resto, le soddisfazioni saranno molto più grandi rispetto ai piccoli disagi, perché si potrà giocare con le luci e ricreare un effetto SPA, oppure dedicare alle piastrelle ancora più attenzione, e scegliere fantasie esotiche o dall’impatto visivo più importante, nonché aggiungere un tocco “forestcore” con delle piante tropicali, che cresceranno ancora più rigogliose proprio grazie all’umidità diffusa.