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Docce a circuito chiuso per risparmiare acqua: l’innovazione che potrebbe cambiare tutto

Nel rispetto dell’ambiente arriva una innovazione che potrebbe rappresentare un importante punto di svolta: ecco la doccia a circuito chiuso, andiamo a vedere di che si tratta.

Dal punto di vista ambientale, come è noto, la situazione è a dir poco delicata. Sono tante, in tal senso, le questioni aperte, per così dire, dal momento che l’impatto delle nostre cattive abitudini sul pianeta è davvero impressionante. Il cambiamento climatico, in tal senso, non è più un timore per il futuro, ma un fatto concreto con il quale già tutti i giorni stiamo convivendo. In tal senso il tema che ruota attorno all’acqua è assolutamente centrale.

Soprattutto in bagno abbiamo l’abitudine, totalmente sbagliata, di sprecare tantissima acqua. Quando laviamo i denti, quando sciacquiamo la faccia o in qualunque altro contesto. Sarebbe buona pratica, laddove possibile, lasciar uscire il getto solo nel momento in cui ci occorre. In tal senso, però, il discorso si complica sotto la doccia. Lasciar scorrere l’acqua, infatti, è necessario all’inizio per aspettare che essa diventi calda. Ed ora, per risparmiare rispetto allo spreco d’acqua arriva una svolta significativa.

Doccia a circuito chiuso: di che si tratta

Come è noto, l’impegno per salvaguardare la nostra natura è un impegno che tutti quanti noi dobbiamo assumerci. Senza nessuna eccezione, ciascuno ovviamente con le proprie possibilità e con le proprie volontà. In tal senso, per le nostre docce arriva una svolta non di poco conto. Ad annunciarla è a start-up belga Heau. Ha introdotto, infatti, un sistema totalmente innovativo che raccoglie e conserva l’acqua calda usata, per poterla poi utilizzare in un secondo momento ed evitando ulteriori sprechi.

Doccia a circuito chiuso della start-up belga: come funziona e cosa sapere (Designmag.it)

Si struttura in questo modo. Ci sono due compartimenti isolati, che risultano essere in grado di trattenere il calore dell’acqua residua anche per diversi giorni. Si tratta di una idea apparentemente semplice, ma che fa in modo che nel momento in cui, magari il giorno dopo, si rifà la doccia, l’acqua che esce sia immediatamente calda. Ma non è tutto. L’acqua fredda, invece, viene raccolta e riscaldata in un altro compartimento, dal momento che in questo modo si garantisce un flusso di acqua continuo e costante, anche in termini di temperatura.

Secondo le stime di Heau, un utente medio potrebbe arrivare risparmiare fino ad un massimo di 4.000 litri di acqua all’anno e ridurre in questo modo lo spreco energetico di circa 110 kWh. Allo stato attuale delle cose, purtroppo, questo sistema non è ancora arrivato sul mercato italiano, ma si tratta di una questione di tempo. Bisogna solo saper aspettare. In conclusione, sempre a proposito di doccia, ecco come togliere la ruggine.

Gaetano Pantaleo

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Gaetano Pantaleo