Se vivi in una casa in affitto non farti fregare dal proprietario: solo i meno attenti ci cascano, ecco quali spese devi pagare veramente.
Sempre più persone al giorno d’oggi decidono di vivere in una casa in affitto anziché comprare un immobile di proprietà. Una soluzione per certi versi più vantaggiosa, anche se bisogna considerare il notevole aumento a cui il canone di locazione è recentemente andato incontro.
A ogni modo, coloro che vivono in affitto dovrebbero sempre prestare la massima attenzione alla divisione delle spese tra proprietario e inquilino. Sì, perché anche in questi casi le fregature possono essere sempre dietro l’angolo.
Se, quindi, vuoi evitare di andare incontro a brutte sorprese e dover pagare somme non dovute faresti bene a prendere subito nota di quello che stiamo per dirti.
Divisione spese tra proprietario e inquilino 2024: cosa c’è da sapere per non farsi fregare
La divisione delle spese fra proprietario e inquilino possono spesso diventare motivo di discordia tra le due parti. Sì, perché al di là di ciò che viene normalmente stabilito in sede di contratto possono verificarsi delle casistiche ‘borderline’ in cui non è ben chiaro a chi spetta pagare per un determinato intervento o servizio. Per evitare quindi spiacevoli situazioni cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
In caso di affitto, come stabilito dall’articolo 1576 del codice civile, il proprietario (locatore) dell’immobile deve generalmente eseguire tutte le riparazioni necessarie, a eccezione di quelle di piccola manutenzione, che sono invece a carico dell’inquilino (conduttore). Possiamo quindi dire che tutte le spese ordinarie spettano al conduttore, mentre quelle straordinarie al locatore.
In pratica, l’inquilino paga per ciò che utilizza. Vale a dire quindi servizi come pulizia, manutenzione dell’ascensore, acqua, elettricità, riscaldamento, condizionamento e spurghi. Il servizio di portineria è invece a carico del conduttore per il 90%, salvo diversi accordi. Se l’inquilino non paga, il proprietario può chiedere di sciogliere il contratto di locazione e chiedere il rimborso degli oneri versati.
Bisogna, però, fare un’importante precisazione. Se l’immobile affittato è inserito in un contesto condominiale la suddette divisioni delle spese valgono solo all’interno del rapporto proprietario-inquilino. Il condominio rimane estraneo a questo rapporto. Pertanto, in caso di mancato pagamento da parte del conduttore, l’amministratore del condominio agirà contro il proprietario che è l’unico responsabile dell’unità locata. Quest’ultimo non può rifiutarsi di pagare, ma potrà in seguito rivalersi sull’inquilino.
Possiamo dunque concludere che se l’immobile locato si trova in un condominio spetta sempre al proprietario l’onere di pagare le spese, ordinarie o straordinarie, a prescindere dagli eventuali accordi siglati nel contratto di affitto.