I prezzi dei pannelli fotovoltaici continuano a diminuire. Ciò vuole dire che non c’è momento migliore per installarli.
L’energia solare rappresenta una delle fonti di energia rinnovabile più remunerative e accessibili, e mantengono un trend di crescita costante negli ultimi anni. Nonostante la Cina detenga una posizione predominante nel mercato, coprendo l’80% circa delle esportazioni, l’Europa e gli Stati Uniti stanno recuperando terreno, sviluppando filiere di valore non soltanto rivolte alla produzione, ma anche per il riciclo dei moduli solari danneggiati o non più utilizzati.
Il responsabile dei dati di Ember, Sam Hawkins, ha dichiarato che “la crescita dell’energia solare sta registrando un notevole incremento. Il mondo sta attualmente impegnandosi per sfruttare questa fonte di energia pulita, economica e abbondante al fine di alimentare l’economia del futuro. È evidente che la capacità produttiva totale non costituisce attualmente il fattore limitante per raggiungere l’obiettivo di una crescita dell’energia solare di cinque volte entro il 2030”.
Diminuiscono i prezzi dei pannelli fotovoltaici
Oltre la metà dei pannelli solari che vengono esportati dalla Cina durante i primi 6 mesi del 2023 erano destinati all’Europa (pari al 52,5%).
Tale quantità ha raggiunto un totale di 65 GW. Questa nuova capacità riesce a fornire il 2% circa della domanda annuale di elettricità nel Vecchio Continente. Il Brasile rappresenta il secondo maggiore importatore di energia elettrica, avendo ricevuto 9,5 GW a metà 2023.
Attualmente, la crescita più veloce è in Africa, con un aumento di 3,7 GW rispetto al 2022, con il Sudafrica al primo posto. Nel Medio Oriente, l’incremento è invece di 2,4 GW. Paradossalmente, l’Asia sta registrando un calo delle importazioni dalla Cina, poiché l’India, che è il mercato attualmente più interessante, ha incrementato la produzione interna.
In virtù di nuovi accordi commerciali e dell’Inflation Reduction Act promosso dal Presidente Biden, gli Stati Uniti potrebbero presto cessare di affidarsi ai prodotti cinesi. Come già menzionato in precedenza, tale provvedimento potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella riduzione dell’inflazione. Secondo Ember, la capacità produttiva a livello mondiale dovrebbe raddoppiare entro la fine del 2024, grazie anche all’intensificarsi della produzione interna delle nazioni asiatiche emergenti, che contribuiranno a contrastare l’egemonia cinese.
La burocrazia europea sta bloccando l’installazione di 40 GW di pannelli fotovoltaici. Il Parlamento europeo ha approvato un requisito per accelerare il processo di approvazione dei progetti rinnovabili, con un limite di 12 mesi per le installazioni in aree favorevoli alle energie rinnovabili e di 24 mesi per i progetti oltre quelle zone.
Hawkins ha dichiarato che “la nostra organizzazione dispone di una quantità sufficiente di pannelli solari. L’obiettivo attuale consiste nell’installarli. Le politiche dovrebbero concentrarsi sulla garanzia che l’installazione e l’integrazione della rete aumentino alla medesima velocità della fornitura globale di moduli”.