Oltre alle case green l’Unione Europea impone l’obbligo di sostituire la caldaia. Ecco cosa bisogna fare se già ne abbiamo una.
Dal 2025 le caldaie a gas saranno messe al bando, ovvero non potranno più essere installate, anche se lo stop definitivo alle vendite arriverebbe nel 2029.
A stabilirlo è l’Unione Europea che ha imposto l’obbligo di sostituire le vecchie caldaie a gas con caldaia più efficienti e meno inquinanti. L’obbligo rientra in quello più ampio della ristrutturazione green degli edifici più vecchi.
Sostituire la caldaia: ecco cosa dobbiamo fare seguendo i consigli dell’esperto
Nonostante non esista ancora una normativa ufficiale che dichiari di acquistare una nuova caldaia più ecologica, molti italiani hanno iniziato a sostituire la caldaia a gas. Tuttavia, per il momento non si prevede il divieto all’uso di questa tipologia di caldaia ma solo un limite di efficienza stagionale che deve essere pari al 115%.
Quindi, chi possiede già una vecchia caldaia la deve sostituire con una più nuova ed ecologica. Per risparmiare sulle spese di acquisto e installazione si può approfittare degli incentivi ancora in vigore, prima che vengano cancellati dal governo. Per esempio, c’è l’Ecobonus che, in base ai lavori effettuati, riconosce due detrazioni al 50% e al 65%, purché gli interventi in casa migliorino l’efficientamento energetico dell’immobile.
Nello specifico, la detrazione al 50% vale per i seguenti lavori:
- Installazione caldaie a condensazione su singole unità immobiliari con efficienza energetica pari o superiore al 90%, purché la spesa non superi i 30mila euro;
- Installazione impianti di climatizzazione invernale con pompa di calore a biomasse combustibili, anche in questo caso la spesa non deve superare i 30mila euro;
- Acquisto e sostituzione di finestre comprensive di infissi, purché la spesa non superi i 60mila euro;
- Acquisto e installazione di schermature solari, entro un limite di spesa di 60mila euro.
Invece, la detrazione del 65% vale per questi altri lavori:
- Installazione di collettori solari termici entro una spesa di 100mila euro;
- Installazione di caldaie a condensazione su parti comuni di edifici condominiali o sulle unità immobiliari facenti parte di un condominio, purché la spesa non superi i 30mila euro;
- Sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti di aria calda a condensazione, entro un limite di 30mila euro;
- Interventi di climatizzazione invernale e produzione acqua calda sanitaria che saranno sostituiti da sistemi di termoregolazione evoluti, purché la spesa non superi i 30mila euro;
- Coibentazione di strutture opache verticali e orizzontali (coperture e pavimenti), entro un limite di spesa fino a 60mila euro;
- Lavori di riqualificazione energetica globale (spesa entro i 100mila euro);
- Sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale oppure di scaldacqua tradizionali con pompe di calore (limite di spesa di 30mila euro per ciascun intervento).
Altri incentivi che i cittadini possono utilizzare sono: il bonus ristrutturazione casa con detrazione al 50% e il Superbonus con detrazione al 90%.