Detrazione interessi sul mutuo, cambia tutto: le nuove istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Quando si acquista un immobile e si effettuano delle ristrutturazioni è possibile detrarre le spese dal 730, ma bisogna seguire queste istruzioni.

Il 30 settembre è scaduto il termine ultime per presentare la propria dichiarazione dei redditi relativamente al 2023 e, di conseguenza, per poter richiedere il rimborso delle spese detraibili e deducibili sul 730.

Queste spese permettono infatti di recuperare una parte degli importi tramite il rimborso del 730. Tra quelle deducibili possiamo annoverare ad esempio le spese per i contributi di lavoratori domestici o colf, le spese per gli assegni di mantenimento agli ex coniugi, oppure quelle per i fondi integrativi di pensione.

Sono invece esempi di spese detraibili le spese mediche, le spese funebri, quelle assicurative (ma attenzione, non tutti i tipi di assicurazione si possono detrarre), le spese di istruzione (sia superiore che universitaria) o quelle relative a mutui e interessi.

Rimborso sugli interessi passivi del mutuo: come muoversi se in caso di finanziamento misto per mutuo e ristrutturazione

Quest’ultima voce, in particolare, permette a molte famiglie di recuperare somme anche consistenti in seguito all’acquisto e alla ristrutturazione di un immobile, in modo particolare se si tratta di una prima casa. A tal proposito, però, è bene specificare che per recuperare gli importi bisogna seguire regole ben precise, fornite dall’Agenzia delle Entrate.

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In caso di mutuo misto per acquisto e ristrutturazione di un immobile il rimborso sugli interessi passivi va calcolato distinguendo le due spese (Designmag.it)

Ad esempio chi acquista un immobile con mutuo misto, cioè con un finanziamento che comprende sia il costo dell’abitazione che quello destinato alla sua ristrutturazione, dovrà presentare una documentazione in cui si attestino in modo distinto le cifre erogate per un fine e per l’altro.

In altri termini per ottenere il proprio rimborso 730 non si potrà calcolare l’importo sull’intera cifra degli interessi passivi del mutuo misto, ma sarà necessario fornire il dettaglio dell’importo destinato all’acquisto e di quello destinato alla ristrutturazione (per inserire correttamente le spese di ristrutturazione segui questa guida).

Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui nell’atto di stipula non siano specificate le cifre, si potrà utilizzare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, definita come una libera dichiarazione riguardante fatti, stati e qualità personali che sono a diretta conoscenza dell’interessato.

Tale documento, dunque, non è altro che un’autodichiarazione che serve ad attestare il dettaglio delle cifre spese, in modo che l’AdE possa calcolare il rimborso sugli interessi passivi dell’una voce e dell’altra in modo distinto.

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