[galleria id=”5141″]Pochi giorni fa, noi di Design Mag, siamo stati invitati a un evento del tutto particolare e che intendiamo condividere con voi, la conferenza stampa per l’apertura della Fondazione Achille Castiglioni. Al numero 27 di piazza Castello a Milano, al piano terra di un bell’edificio siamo stati accolti alla porta da una sorridente e cordiale Giovanna Castiglioni, figlia del maestro del design italiano. Fa gli onori di casa, anzi dello studio e siamo stati liberi di entrare in un mondo fatto di opposti che solo il Made in Italy sa far coincidere: sogno e concretezza, ordine e caos, estetica e funzione, passione e spontaneità.
Lo studio è esattamente come uno se lo immagina: lo specchio di una mente immaginativa e pratica come poche, c’ è di tutto, modellini dentro le teche al centro dello spazio, i prototipi, le foto, gli articoli di giornale e i manifesti su un mood-board lungo tutto la parete del corridoio.
A rompere il ghiaccio è Carlo Castiglioni, ci spiega la necessità di rafforzare l’attività culturale dello Studio Museo per mezzo della costituzione di una Fondazione, nata con l’aiuto del museo della Triennale. Parla anche Arturo Dell’Acqua Bellavitis, vicepresidente della Fondazione Triennale, riguardo l’idea di un museo ‘vivo’ che offra ai visitatori l’esperienza del design italiano piuttosto che una semplice visita. L’architetto Stefano Boeri, Assessore alla Cultura, Moda e Design parla di un occasione per la città di Milano e per l’ Italia in generale.
Irma Castiglioni arricchisce la visita di aneddoti, preziosissimi racconti che intrecciano gli oggetti del museo con la vita del designer, il suo modo di fare e di vedere le cose, spingendosi sempre più in là, con immaginazione e concretezza insieme.
La Fondazione è aperta al pubblico dal 2006, consultate il sito.