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Architettura

Design biofilico che cosa è e perché è così importante per il futuro delle città e di chi vi abita

Che cosa è il design biofilico e perché è tra le tendenze del momento per quanto riguarda l’architettura contemporanea e la progettazione di nuovi edifici e spazi verdi.

Vivere nella natura porta benefici per la salute fisica, mentale ed emotiva. Trascorrere del tempo all’aperto e in ambienti naturali può ridurre lo stress, migliorare l’umore, aumentare la concentrazione, stimolare la creatività, favorire il riposo e aumentare la vitalità.

L’architettura biofilica tiene conto di questo e i progettisti usano un approccio innovativo per creare degli spazi che integrano elementi naturali con l’obiettivo di realizzare ambienti più sani, sostenibili e piacevoli.

Questo approccio si basa sulla teoria che gli esseri umani hanno un’innata connessione con la natura e i suoi elementi fondamentali, animali inclusi, e che l’ambiente costruito può influenzare positivamente il benessere fisico e mentale.

Gli elementi principali dell’architettura biofilica

Negli edifici con design biofilico vi è un largo uso di materiali naturali come il legno, la pietra e le piante, grande importanza viene data alla presenza di luce naturale per cui abbondano ampie finestre che danno modo di godere anche della vista sulla natura.

Design biofilico, che cos’è e quali vantaggi ha – designmag.it

Si creano spazi verdi come giardini verticali e aree all’aperto con acqua e fontane che possono favorire la riduzione dello stress, migliorare la concentrazione e la creatività, aumentare la produttività e promuovere il benessere generale delle persone che vi risiedono o lavorano.

Biophilic design vuol dire una cosa, in sostanza, ideare progetti di architettura e interior design che hanno lo scopo di aumentare gli elementi naturali all’interno degli edifici, come anche all’esterno, nell’ottica di migliorare il benessere degli abitanti. Inoltre, l’architettura biofilica può contribuire a ridurre l’impatto ambientale degli edifici e a promuovere la sostenibilità.

Infatti si realizzano strutture in armonia con il territorio, autosufficienti dal punto di vista energetico con l’installazione di pannelli solari e impianti fotovoltaici e di recupero dell’acqua piovana. La presenza di piante in ambito urbano, inoltre, riduce il calore assorbito dalle costruzioni durante i periodi di forte insolazione.

La sfida a cui sono chiamati gli interior designer non è meno interessante e sono sempre di più i brand di arredamento che offrono nei loro cataloghi dei complementi di arredo che prevedono la possibilità di integrare elementi naturali come piante da appartamento, acqua o fuoco.

In Italia abbiamo già visto la realizzazione di progetti edilizi che hanno al centro la biofilia nel design, un esempio su tutti è il Bosco Verticale a Milano, progettato da Stefano Boeri. Le torri del complesso ospitano oltre 800 alberi, 5.000 arbusti e 15.000 piante, che aiutano ad assorbire polveri sottili e CO2, producendo allo stesso tempo ossigeno e umidità.

Kati Irrente

Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.

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