Le novità da conoscere sul Decreto Salva Casa - designmag.it
Il recente decreto “Salva Casa” (D.L. n. 69/2024), convertito in legge il 24 luglio, ha introdotto significative novità per quanto riguarda il recupero abitativo dei sottotetti.
Una tematica di grande interesse per i proprietari di immobili. Questo intervento normativo mira a semplificare le procedure e ampliare le possibilità di trasformazione dei sottotetti in locali abitabili, introducendo deroghe specifiche alle norme sulle distanze tra edifici.
I sottotetti, tradizionalmente considerati spazi non destinati all’abitazione ma piuttosto come locali di servizio o volumi tecnici, stanno vivendo una vera e propria riscoperta. La tendenza attuale vede questi spazi essere sempre più frequentemente adibiti a confortevoli mansarde residenziali o destinati ad attività ricettive come i B&B. Questo cambiamento di prospettiva rappresenta un’opportunità sia per aumentare l’offerta abitativa che per valorizzare gli immobili esistenti.
Una delle novità più rilevanti introdotte dal decreto riguarda la possibilità di derogare ai limiti di distanza tra fabbricati nel caso del recupero dei sottotetti. Le nuove disposizioni permettono infatti il recupero abitativo anche quando non sia possibile rispettare le distanze minime previste dalla legge, a patto che non vengano modificate la forma e la superficie del sottotetto e che si rispetti l’altezza massima dell’edificio consentita al momento della sua costruzione.
Il decreto fa salve le leggi regionali che prevedono condizioni più favorevoli al recupero dei sottotetti, evidenziando così l’importanza del coordinamento con le normative già vigenti a livello locale. Le Regioni hanno infatti competenze specifiche in materia ed è fondamentale tener conto delle diverse regolamentazioni regionali che possono variare significativamente da un territorio all’altro.
Prima dell’introduzione del decreto Salva Casa, un locale poteva essere considerato abitabile solo se raggiungeva un’altezza minima di 2,70 metri. Con il nuovo decreto questa soglia è stata abbassata a 2,40 metri per i locali oggetto di intervento di recupero con progetto di ristrutturazione approvato. È interessante notare come alcune Regioni avessero già adeguato i propri standard relativamente all’altezza minima richiesta per considerare un locale abitabile.
Oltre alle disposizioni nazionali sul recupero dei sottotetti, alcune Regioni hanno introdotto requisiti aggiuntivi o più restrittivi rispetto alla normativa nazionale. Queste condizioni possono includere limitazioni sulla data entro cui devono risultare realizzati i sottotetti da recuperare o altre specifiche tecniche relative alla trasformazione degli spazi.
Infine, prima di procedere con qualsiasi lavoro sui sottotetti è essenziale consultarsi con il Comune dove si trova l’immobile interessato al fine di verificare tutte le leggi vigenti applicabili al caso specifico. I Comuni possono infatti stabilire ulteriori restrizioni o condizioni particolari relative al recupero dei sottotetti nel loro territorio.