La tecnologia ci aiuta a risolvere molti problemi, a patto che venga utilizzata con criterio. Bisogna, quindi, avere ben chiara la differenza tra i diversi attrezzi da giardino per acquistare un prodotto efficace e adatto all’uso che se ne vuole fare. Il decespugliatore leggero è un alleato fondamentale per la cura del verde domestico. Chiamato anche tagliabordi, permette di rifinire nel dettaglio la potatura di aiuole o giardini, arrivando dove i comuni tagliaerba non riescono ad arrivare.
In realtà il decespugliatore è utilizzato per tanti altri scopi tra cui ripulitura delle aiuole, rimozione di erbacce o piante selvatiche, cura di arbusti dal tronco duro. In caso si abbia un giardino piccolo, però, un decespugliatore di media fascia può assolvere a tutti i compiti di cura del verde senza particolare sforzo. Uno degli indubbi vantaggi di questo attrezzo da giardino meccanico risiede indubbiamente nel prezzo: i prodotti di fascia bassa possono costare anche solo 50 euro, e un prodotto di fascia alta raramente supera i 250. È quindi un attrezzo economico e, se configurato correttamente, anche multiuso. Per ottenere il massimo dalle funzionalità del prodotto, però, è necessario acquistare il modello migliore. Questa breve guida si propone di risolvere qualche dubbio che potrebbe sorgere.
Il decespugliatore classico funziona grazie a un piccolo motore a scoppio, che può essere a due o a quattro tempi. Il primo è in genere alimentato a miscela, il secondo esclusivamente a benzina super. Recentemente ai modelli più classici si sono affiancati quelli elettrici: a batteria o con filo.
Il decespugliatore elettrico presenta ovviamente dei pro e dei contro. I pro risiedono nella maneggevolezza (sono più leggeri) e nella silenziosità: caratteristiche indispensabili che permettono di non stancarsi quando si usa l’attrezzo, tuttavia hanno indubbiamente un’autonomia minore e una potenza ridotta rispetto agli omologhi a benzina.
I modelli a scoppio sono invece più affidabili e più potenti: con poco carburante riescono a restituire un’autonomia molto lunga. Tuttavia questi sono di natura più ingombranti e rumorosi. Se quindi si vuole curare un piccolo prato, magari con specifica attenzione ai bordi, un modello elettrico è da preferire. Se si cerca un attrezzo potente e multiuso, si può optare per il motore a scoppio.
Quando si acquista un decespugliatore leggero bisogna sempre tener presente che è un attrezzo da condurre a mano: lunghe sessioni di lavoro possono dunque risultare molto stancanti, se non si è abituati. In parte l’ergonomia del prodotto riesce ad arginare il problema, ma bisogna fare scelte oculate.
È sempre buona norma prediligere modelli leggeri: anche solo un chilo in meno può assolutamente fare la differenza. I decespugliatori a mano, pur scaricando tutto il peso sulle braccia, sono indubbiamente più maneggevoli e versatili; in alternativa si può optare per un prodotto “a zainetto”, in cui le spalle attutiscono molto del peso.
Ultimo punto da considerare riguarda il tipo di asta. In commercio esistono sia decespugliatori con asta dritta che con asta curva. Fermo restando che molti produttori hanno studiato un sistema di intercambiabilità, è buona norma sapere che l’albero dritto è da preferire per lavori impegnativi sotto siepi, cespugli o in punti difficili da raggiungere. Al contrario, l’albero curvo è ottimo per aiuole, alberi e per rimuovere le erbacce parassitarie.
Seguendo, dunque, questi piccoli consigli sarà possibile acquistare un prodotto calibrato sulle proprie esigenze risparmiando soldi e semplificando indubbiamente il lavoro.