[galleria id=”2223″]Cau è una lampada prodotta da Danese Milano. Assolutamente convenzionale ad un primo sguardo, si riconoscono lo stelo e il diffusore, diventa provocatoria quando si scopre che il corpo illuminante potrebbe anche non esserci e che il diffusore non è affatto trasparente. Interpretazione anticlassica dell’ iconica abat-jour separa il corpo illuminante dal riflettore (non elettrificato) che si accende grazie ad una classica luce da tavolo mobile, come quelle che si utilizzano nelle autofficine. Il corpo del diffusore alloggia al suo interno una cavità in cui è possibile appendere tramite gancio, in diverse posizioni, la luce da lavoro.
L’autonomia delle sue da il via ad un modo inedito di utilizzo, più libero di muoversi tra gli ambienti interni e quelli esterni, state attenti al filo però, rischiate di inciampare o che sia troppo corto. La lampada è in alluminio tornito verniciato e alluminio ottico, disponible nei colori bianco e bronzo.
Evoluzione della lampada Cau presentata nel 2008, Danese Milano presenta il modello a sospensione ne riprende lo spirito provocatorio e ne rafforza il linguaggio espressivo con un aspetto ancor più precario: i nodi dichiaratemante ispirati alla tecnica del bondage, arte di legare mani e piedi per immobilizzare, realizzano un effetto “trasloco” o “atelier artistico” se preferite.
Cau a sospensione, se da un lato accoglie la torcia mobile , dall’ altro ospita una seconda sorgente fissa, aprendosi con un taglio circolare nelle parti superiore e inferiore e garantendo un’illuminazione diretta e indiretta. Le due sorgenti, in linea con il concetto di autonomia che Cau vuole esprimere, sono gestibili separatamente.