Direttive europee (Designmag.it)
In arrivo una stangata sulla casa voluta dall’Europa che, anche se annunciata già da diversi mesi, molti speravano di evitare.
Chi sarà costretto a pagare il prezzo di questa scelta, il privato cittadino proprietario della casa o, in parte, anche lo Stato con aiuti e agevolazioni?
Sembra non esserci proprio scampo dalla direttiva case green: entro il 2030 i proprietari saranno costretti a rendere green la propria casa, nel rispetto dell’ambiente. Entro il 2050 si punta alle emissioni zero. L’ambizioso piano è dell’Europa e costerà, solo in Italia, ben 180 miliardi di euro.
Il costo medio è quanto i proprietari degli immobili dovranno spendere per adeguare la casa alla nuova direttiva. Chi paga? I proprietari, ovviamente, anche se molti cittadini pensano che lo Stato dovrebbe partecipare alla spesa con agevolazioni, incentivi e aiuti. Sicuramente la spesa da sostenere per rendere una casa green entro così poco tempo è molto elevata. Basti considerare che la maggior parte degli immobili in Italia si trovano in classi energetiche pessime e che per rispettare la direttiva europea sarebbero necessari numerosi (e costosi) interventi.
Pensare che lo Stato possa partecipare alle spese non è realistico, soprattutto nel breve periodo: sulle finanze pubbliche pesano ancora i costi del superbonus e continueranno a farlo anche nei prossimi anni. Da considerare poi che è stata annunciata una Legge di Bilancio 2025 con ridotti interventi in disavanzo poiché l’obiettivo primario ora è quello di ridurre il debito pubblico.
A spaventare oltre alle spese da sostenere è il numero degli edifici che dovrà essere riqualificato. Per alcuni basterà un intervento di poco conto come ad esempio la sostituzione della caldaia; per la maggioranza serviranno diversi lavori come isolamento interno ed esterno sostituzione degli infissi e installazione di pompa di calore impianto fotovoltaico con batteria d’accumulo tutti interventi hanno un costo abbastanza elevato.
Come se non bastasse l’impatto della direttiva case green un’altra stangata incombe sulle case e sui terreni Unione Europea chiede all’Italia abbastanza insistentemente dì ritoccare i valori catastali per adeguarli a quelli dì mercatò Era stato già annunciato anche questo e a prevederlo in parte è la riforma del Catasto che si attende a breve La stangata fiscale colpirebbe pesantemente perché come è ormai noto i valori catastali degli immobili in Italia non si aggiornano da diversi decenni. Ritoccarli portandoli al valore dì mercato vorrebbe dire assistere ad aumenti medi che potrebbero toccare a ancheil300%