È davvero importante non farsi trovare impreparato, da febbraio 2024 cambierà tutto per i proprietari di casa: Imu, mutui e affitti.
Tra le novità dei nuovi emendamenti alla manovra 2024 ci sono anche delle modifiche al “pacchetto casa”. Al suo interno ci sono nuovi e interessanti, vantaggi per le famiglie. Quelli più numerosi riguardano i mutui. Una sorta di terza rata Imu per salvare i comuni ritardatari. In più la novità sulle aliquote degli affitti brevi e sulle esenzioni per gli immobili posseduti da enti non commerciali. Ecco di cosa si tratta nel dettaglio.
Imu, mini versamento entro il 29 febbraio 2024. Chi vive in un Comune che non aveva fatto in tempo a deliberare gli aumenti e pensava di averla scampata con questo intervento invece dovrà pagare entro il 29 febbraio l’eventuale extra. Si tratta di una sorta di sanatoria per i circa 211 comuni che hanno approvato e pubblicato in ritardo sul sito del dipartimento delle finanze (la scadenza era il 28 ottobre scorso) le delibere sugli aumenti delle aliquote dell’Imu.
Non mancano le modifiche anche per quanto riguarda gli affitti brevi. Un altro emendamento dei relatori prevede una cedolare secca al 21% su una delle case affittate con affitto breve, mentre per tutte le altre si applica il 26%. Un emendamento richiesto esplicitamente da “Forza Italia” per avere una regolamentazione precisa per quanto riguarda le tassazioni sui redditi da affitto. In questo modo, con una cedolare fissa, i metodi di tassazione su questo tipo di reddito saranno più precisi e semplici. In parole semplici, chi ha un reddito da una “casa vacanza” avrà una tassazione del 21%, mentre per gli altri tipi di locazione si avrà una tassazione del 26%.
Casa di proprietà cambia tutto
Per quanto riguarda i mutui si cerca di dare priorità alle famiglie numerose. Un emendamento alla Manovra interviene per portare vantaggi ai nuclei dai tre figli in su. Chi sarà in questa situazione dal 2024 verrà inserito nelle categorie aventi priorità per l’accesso al credito al Fondo di garanzia per la prima casa. Quindi le famiglie con più di tre figli saranno avvantaggiate nell’ottenere mutui agevolati.
L’emendamento giustifica questa “discriminazione” con il fatto che gli algoritmi per la valutazione del credito applicate dalle banche penalizzano le famiglie numerose. Questo perché, secondo i calcoli matematici e statistici, una famiglia con molti figli ha solitamente una difficoltà maggiore a estinguere un mutuo. Più persone, più spese e rischio di costose emergenze. Con questa manovra si cerca di raggirare l’algoritmo e favorire queste famiglie in difficoltà. La garanzia del Fondo è crescente in base al numero di figli: 80% della quota capitale con 3 figli, 85% con 4 e 90% con 5 figli.