Il continuo e costante utilizzo può far sorgere una crepa sul lavandino, come risolvere? Un metodo la fa sparire senza ricorso ad un esperto.
Il lavandino, nell’arco di una giornata, è molto sollecitato e questo porta, a lungo andare, alla possibilità di vedere generate una o più crepe. In prima battuta molti pensano alla sostituzione ma ci sono dei metodi da applicare in maniera autonoma.
I lavelli in ceramica sono legati ad una fragilità consistente e tale fattore può portare alla generazione di una crepa. Per eliminare quest’ultima dobbiamo fare ricorso ad uno specifico elemento. Questo, infatti, permetterà di far sparire la crepa che si è palesata.
L’elemento che dobbiamo recuperare è la resina epossidica che deve essere idonea al nostro caso. Una volta acquistato questo prodotto dovremmo seguire una specifica procedura per togliere la crepa dal lavandino. Di seguito, tutti i passaggi.
Non è propriamente il massimo vedere una crepa sul lavandino ed è per questa ragione che dobbiamo cercare di agire affinché questa sparisca. Le crepe possono manifestarsi anche sui lavabi da appoggio, ma in pochi passaggi è possibile risolvere il problema.
Per i lavelli in ceramica possiamo fare ricorso allo stucco epossidico che riesce non solo a riempire le fessure ma anche ad avere una grande durata e permette di verniciare e carteggiare.
Insomma, in questo contesto potrebbe consentire di non fare ricorso ad un esperto. Inoltre è la soluzione ideale anche per far durare a lungo il lavandino in resina. Ad ogni modo la procedura da seguire è questa:
Questo procedimento dovrebbe far dire addio alla crepa senza sostituire il lavello e senza l’intervento di un esperto. Comunque è sempre bene avere le idee chiare per scegliere il lavabo migliore per il bagno in base alle proprie esigenze così da evitare il più possibile il rischio che si rovini.
In casa, però, ci sono tante situazioni da considerare e a cui servono dei rimedi ben precisi. In cucina, ad esempio, si può formare il nero sul silicone e anche in questo caso è utile conoscere un rimedio adeguato.
Articolo a cura di Giovanni Cristiano e Kati Irrente