Vorresti aprire un b&b in condominio e non sai come fare? Ecco la guida che, passo dopo passo, risponderà a tutte le tue domande.
Da un bel po’ di anni a questa parte in Italia ci sono sempre più persone che decidono di guadagnare qualcosa in più aprendo un b&b. Nella maggior parte dei casi, e potrà anche sembrare strano sotto certi versi, sono soprattutto gli adulti oppure, addirittura, gli anziani che vogliono mettersi in gioco. Magari decidono di ristrutturare la vecchia casa in cui abitavano o quella di infanzia per farci uno strumento di entrata.
Detto questo, non dimentichiamo che in alcuni casi diventa anche una prima fonte di guadagno di tutti quei giovani che vogliono creare qualcosa di loro. Per aprire un b&b basta seguire delle semplici regole, mentre il discorso si fa diverso nel momento in cui lo si vuole aprire in un condominio. Certo, possiamo dire che non si tratta, anche in questo caso, di una cosa impossibile, ma diciamo che non si è tanto liberi come si pensa.
Possiamo dire che, in generale, se si è proprietari di un appartamento presente in un condominio si può aprire un b&b senza ricevere il consenso da parte dell’assemblea condominiale. Nonostante questa partenza così positiva, possono esserci dei modi in cui la cosa possa essere vietata: il regolamento condominiale che, come sappiamo, deve essere approvato da tutti i condomini.
Tale regolamento, in seguito, per essere considerato efficace nei confronti dei prossimi acquirenti, deve essere annotato nei pubblici registri immobiliari oppure richiamato negli attivi di compravendita. Secondo la Cassazione, inoltre, se il regolamento vieta l’esercizio di attività commerciali nel condominio, allora non sarà possibile aprire un b&b poiché ha natura imprenditoriale.
Tuttavia, si può sempre modificare o addirittura eliminare il divieto di realizzare un b&b in condominio solo se tutti i condomini ne sono a favore. Una volta superate queste problematiche burocratiche, bisogna scegliere dei locali non di natura commerciali, ma di possibile abitazione civile. Poi, è fondamentale recarsi all’ufficio regionale per conoscere la normativa aggiornata locale: infatti, ogni territorio ha delle proprie regole in questi casi.
Poi, bisogna presentare tutti i documenti alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività dello Sportello Unico delle Attività Produttive presente in ogni comune. I documenti sono il contratto di proprietà, la planimetria e l’assicurazione sulla responsabilità civile per i clienti.
Per quanto riguarda la gestione, è fondamentale che la pulizia avvenga quotidianamente, che la biancheria venga sostituite tre volte alla settimana, che venga fornita una macchinetta da caffè e che la colazione sia inclusa nel prezzo. Infine, per quanto riguarda questo aspetto, il proprietario è libero di sceglierlo.