Costretto a lasciare casa per problemi condominiali? Ecco chi risarcisce i danni

Scopri cosa dice la legge e le recenti sentenze in materia di controverse tra inquilini e locatore

Vivere in un appartamento in affitto dovrebbe essere una certezza, qualcosa che garantisce stabilità e sicurezza, un posto dove rilassarsi dopo una lunga giornata. Ma cosa succede quando, invece di un rifugio accogliente, ci si ritrova con un incubo fatto di infiltrazioni, muffa e rumori molesti? Se la situazione diventa insostenibile e l’inquilino si vede costretto a fare le valigie e scappare, chi deve pagare i danni?

La risposta potrebbe sorprenderti, perché non sempre la colpa è del proprietario. Anzi, a volte il responsabile è il condominio, o meglio, il suo amministratore, che magari si è fatto prendere un po’ troppo dalla filosofia del “rimandiamo a domani” e ha trascurato manutenzioni fondamentali.

Quando il condominio deve risarcire l’inquilino e il locatore

Non ci si pensa spesso, ma la vivibilità di una casa non dipende solo dai suoi interni. Anche le parti comuni, quelle che nessuno considera fino a quando non iniziano a creare problemi, hanno un impatto enorme. Se il palazzo cade a pezzi, l’inquilino ha tutto il diritto di andarsene, ma il locatore, che da quel momento non percepisce più l’affitto, rischia di rimetterci parecchio.

A questo punto la domanda è: chi gli rimborsa il danno? Ecco, la legge dice che in certe situazioni la responsabilità non è sua, ma del condominio. Il punto è capire quando e in che modo questa regola si applica.

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Quando il condominio deve risarcire l’inquilino e il locatore-Designmag.it

Un caso emblematico arriva da Bologna, dove un ex amministratore si è visto condannare a rimborsare le proprietarie di un locale che era stato letteralmente abbandonato dall’inquilino, un artista che usava quello spazio come atelier, ma che si è trovato costretto ad andarsene a causa della muffa, dell’umidità e degli allagamenti continui dovuti a scarichi mai riparati.

Il punto è che non si trattava di un evento imprevedibile, ma di un problema che si sarebbe potuto evitare con un po’ di buon senso e manutenzione. Risultato? L’ex amministratore ha dovuto pagare, anche se non per tutto il periodo rimanente del contratto, ma solo per il tempo necessario a sistemare i danni e trovare un nuovo affittuario.

Poi ci sono quelle situazioni in cui i problemi arrivano dall’alto, letteralmente. Il classico caso è quello delle infiltrazioni d’acqua che piovono, è il caso di dirlo, dal lastrico solare. In questi casi la responsabilità si divide tra il condominio e il locatore, un po’ come quando due automobilisti fanno un incidente e il perito decide che entrambi hanno torto.

Il Tribunale di Roma ha stabilito che il locatore è colpevole per non aver garantito all’inquilino un appartamento vivibile, mentre il condominio deve rispondere perché, in quanto custode delle parti comuni, avrebbe dovuto fare qualcosa per evitare il problema. In pratica, se ti ritrovi con l’acqua in casa, nessuno ti lascia a bocca asciutta, almeno dal punto di vista dei risarcimenti.

stretta di mano
Cosa devi sapere se hai problemi con il condominio

Non sono solo l’umidità e le infiltrazioni a rendere invivibile una casa. Ci sono anche i rumori molesti, e in certi casi possono diventare talmente insopportabili da costringere un inquilino a scappare. Questo è esattamente quello che è successo ad Ancona, dove un appartamento situato sotto una stazione radio-base è rimasto vuoto perché gli inquilini non ne potevano più dei rumori notturni causati dall’antenna.

L’ultimo inquilino ha detto chiaramente che se n’è andato per colpa di quel baccano, e la Corte d’Appello gli ha dato ragione, condannando il condominio a risarcire il proprietario per i mancati affitti. In questo caso non si trattava di un problema strutturale, ma di una questione di vivibilità che, come si è visto, può avere un impatto economico non da poco.

Questi esempi dimostrano che se un inquilino lascia casa prima del tempo per motivi indipendenti dalla sua volontà, non è detto che il proprietario debba rassegnarsi a perdere soldi. Se il problema dipende dalla cattiva gestione del condominio, quest’ultimo può essere chiamato a pagare i danni. Certo, la situazione deve essere seria e documentata, non basta lamentarsi per qualche crepa sul muro. Ma quando si parla di muffa, infiltrazioni o rumori infernali, la responsabilità ricade su chi avrebbe dovuto prevenire il problema e non l’ha fatto.

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