Cosa succede se non ti concedono il mutuo e hai già fatto proposta d’acquisto casa irrevocabile

Vediamo come rimediare all’errore di aver avanzato proposta di acquisto prima che la banca riferisse l’esito della richiesta di mutuo.

Ad alcuni errori vi è rimedio, ad altri no. Scopriamo le conseguenze per aver presentato una proposta di acquisto di un immobile irrevocabile senza aspettare che la banca accordasse il mutuo qualora l’esito finale risultasse negativo.

Quando si trova la casa dei sogni è facile perdere la testa. La propria mente già proietta verso una vita nell’abitazione perfetta tanto da voler sbrigare tutta la procedura di acquisto in fretta. Si chiede il mutuo, si avanza la proposta di acquisto, si contatta il notaio, si prepara la liquidità per coprire le spese iniziali. Tutto è pronto – nei propri piani – ma poi qualcosa va storto.

L’istituto di credito non concede il grosso finanziamento e ci si ritrova senza soldi per portare a termine l’acquisto. Eppure la proposta di acquisto della casa è irrevocabile, come si può uscire da questa situazione senza rivolgersi ad una finanziaria o ad un’altra banca che propone tassi di interesse molto più alti?

Come ritirare la proposta di acquisto irrevocabile

Per capire come risolvere il grande inconveniente occorre verificare la tipologia di documento che si ha in mano. La prima possibilità è che si tratti di una proposta di acquisto consegnata all’agenzia immobiliare. Non è revocabile ma comporta unicamente l’obbligo di pagare la provvigione all’agente mediatore dell’affare senza tener conto dell’esito del rogito.

Ritirare proposta di acquisto
Cosa sapere prima di firmare la proposta di acquisto (Designmag.it)

Si è esonerati dal versamento solo se il recesso è dovuto ad una valida ragione legata ad errori del venditore (per esempio non aver segnalato abusi edilizi) o dell’intermediario. La seconda possibilità, invece, è aver firmato un compromesso – contratto preliminare. In questo caso il recesso ingiustificato autorizza il venditore a portare la questione in tribunale e chiedere che il compenso venga pagato e la proprietà trasferita.

Si tratta di una vera e propria esecuzione forzata dell’obbligo di contrarre che impedisce di potersi tirare indietro anche se la banca non concede il mutuo. In alternativa il venditore potrebbe trattenere la caparra e decidere di recedere dal contratto o addirittura di chiedere un risarcimento per il danno. Chi vuole comprare casa, dunque, deve ricordare che la mancata concessione del mutuo da parte dell’istituto di credito non rappresenta una valida ragione per annullare una proposta di vendita a meno che non ci sia una clausola apposita che lo permette. Per la Giurisprudenza, infatti, si può condizionare la validità di un contratto in relazione ad un evento incerto come può essere la concessione del mutuo da parte della banca ma serve il consenso di tutte le parti in causa.

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