oto Pixabay| Geralt
In quanto strumento contrattuale utilizzato dalle parti per l’acquisto / vendita di una proprietà immobiliare, il contratto preliminare di compravendita è importante poiché regola il passaggio di proprietà attraverso delle norme scritte, le quale obbligano giuridicamente le parti in causa ad alienare e acquistare un nuovo immobile o una seconda casa.
Di seguito gli argomenti che tratteremo:
- Preliminare di compravendita: cos’è?
- Come si redige un contratto preliminare di compravendita
- Contratto preliminare di compravendita: proposta e accettazione
Preliminare di compravendita: cos’è?
Tramite il contratto preliminare di compravendita un venditore e un acquirente si impegnano rispettivamente a vendere e ad acquistare la casa. All’interno del contratto è previsto il futuro impegno delle parti a stipulare un contratto ex novo con il quale avverrà il definitivo trasferimento della proprietà, e solo dopo si potrà ristrutturare casa e arredarla secondo i propri gusti.
Chiarito questo concetto, è palese che redigere in modo corretto un contratto preliminare di compravendita immobiliare significa disciplinare la successiva compravendita.
Come si redige un contratto preliminare di compravendita
Nonostante la congruità piena di tale contratto preliminare, non produrrà mai l’immediato trasferimento della proprietà in quanto quest’ultimo si attuerà soltanto alla stipula del contratto definitivo di compravendita.
Appare chiaro che la funzione di un contratto preliminare di compravendita è di mera disciplina dei passaggi successivi, oltre che adibito a vincolare le parti attraverso un impegno scritto.
Tuttavia, nel caso in cui il contratto per comprare casa non è stato redatto in modo adeguato, con le parti che si sono limitate soltanto a indicare la vendita del soggetto A al soggetto B senza citare formalmente la promessa vendita, il contratto preliminare può assumere in toto quello di compravendita definitivo.
Cosa accade in tale evenienza? Il trasferimento della proprietà dal soggetto A al soggetto B avviene immediatamente.
Per fortuna dei contraenti, è possibile rimediare al tale situazione. In che modo? Visto che il contratto preliminare non è altro che una scrittura privata, non ha nessuna efficacia al momento della trascrizione nei registri immobiliari.
Ovviamente, l’intervento di un notaio è quanto mai necessario. La mancanza di forma verrà sanata e verrà riprodotta correttamente la volontà delle parti nella scrittura privata autenticata.
Contratto preliminare di compravendita: proposta e accettazione
Un contratto preliminare di compravendita rappresenta l’epilogo delle trattative che intercorrono tra le parti.
Le trattative riguardano l’intenzione di un acquirente estraniata al proprietario di una casa di acquistare il suo immobile a determinate condizioni.
Per rendere il contratto formalmente valido, la proposta di acquisto deve contenere gli elementi più importanti. Inoltre, per avere effetto, l’altra parte deve conoscere il succo della proposta.
Nel caso in cui accetti, sarà tenuto a sottoscriverla e portare a conoscenza del proponente le sue intenzioni di vendergli l’immobile o proprietà.
Nel caso in cui la controparte modifica le condizioni di compravendita, avviene quella che viene definita “controproposta”, che la parte deve conoscere e, eventualmente, accettare o rifiutare oppure modificare ulteriormente.
Se le parti arrivano a trovare un accordo definitivo sulla compravendita, ossia il soggetto A accetta le condizioni del soggetto B o viceversa, il documento che si genera assume in tutto e per tutto le caratteristiche principali di un contratto preliminare di compravendita.
All’interno del contratto, una parte promette di acquistare la proprietà, mentre l’altra promette di venderla. In questo modo, l’accettazione di entrambe le parti si conclude con un preliminare di compravendita.
Ti è piaciuto questo articolo? Segui DesignMag su Google News per non perdere una tendenza!