Contratto d’affitto, bisogna fare davvero attenzione alle calusole che si rivelano delle trappole. Lancia l’allarme proprio il CAF.
Affittare un appartamento può sembrare un’operazione semplice, ma nasconde delle problematiche che potrebbero trasformare un’esperienza positiva in un incubo. I Centri di Assistenza Fiscale (CAF) hanno lanciato l’allarme su alcune clausole contrattuali.
Vogliono mettere allerta i cittadini che spesso ignorano o non comprendono appieno cosa vogliano dire. Possono rivelarsi vere e proprie trappole per gli inquilini. Ecco una guida per riconoscere e affrontare tutto in modo più consapevole possibile.
Contratto d’affitto: le clausole che diventano trappole, tutto su come riconoscerle
Prima di tutto, è fondamentale assicurarsi che il contratto di affitto sia conforme alla legge. Evitate accordi verbali: tutto deve essere messo nero su bianco per evitare fraintendimenti. La legge 431/98 regola i contratti di locazione e un contratto valido deve includere tutti gli elementi essenziali previsti dal Codice Civile. Leggete attentamente il documento, ponete domande e, se necessario, consultate un professionista.
Verificate sempre la durata del contratto e le clausole di subentro e recesso. È importante che ci siano articoli specifici che regolino queste situazioni. Nei contratti con più intestatari, ad esempio, un singolo conduttore non può interrompere il rapporto di locazione senza aver trovato un sostituto. Questo potrebbe complicare le cose se non siete a conoscenza di tali clausole al momento della firma.
Una delle trappole più comuni sono le clausole vessatorie, ovvero le condizioni che risultano economicamente eccessive per l’inquilino. Un esempio tipico è la clausola che consente al proprietario di chiudere la stanza a chiave in caso di mancato pagamento dell’affitto. Queste clausole sono ingiuste e possono essere illegali. Prima di firmare, assicuratevi che il contratto non contenga condizioni che possano mettervi seria in difficoltà.
Il deposito cauzionale è un altro punto critico. Secondo la legge n. 392/78, art. 11, il deposito non può superare le tre mensilità e serve a garantire il proprietario sia per il pagamento del canone che per eventuali danni. Assicuratevi che il contratto specifichi in modo chiaro le modalità di restituzione del deposito. Fate delle foto, per evitare controversie alla fine del contratto.
Prima di firmare il contratto, controllate attentamente lo stato dell’appartamento. Segnalate eventuali danni concordate con il locatore se ci sono da fare lavori necessari. Scrivete un verbale di entrata dettagliato e fate delle foto per documentare lo stato dei locali. Questo vi proteggerà da accuse ingiuste quando lascerete l’appartamento.
Un’altra area che può nascondere trappole riguarda le bollette e gli allacci. In generale, il costo degli allacci è a carico dell’inquilino, ma è importante chiarire le modalità di pagamento delle bollette. Alcuni proprietari preferiscono il pagamento di una quota fissa con conguaglio a fine periodo, mentre altri optano per il pagamento secondo il consumo effettivo. Chiarite questo punto per evitare sorprese.
Prima di firmare un contratto di affitto, è essenziale leggere attentamente e comprendere tutte le clausole per evitare spiacevoli sorprese. Ricordate sempre che la chiarezza e la trasparenza sono importanti per un rapporto senza problemi.