Il mercato immobiliare delle locazioni è sempre vivace e può capitare di firmare un contratto d’affitto non regolare. Ecco quali sono gli errori da evitare.
Molte persone quando cercano un appartamento in affitto evitano di rivolgersi alle agenzie per risparmiare; ciò è comprensibile ma è anche vero che il ruolo di un esperto è anche quello di tutelare tutte le parti coinvolte.
Tuttavia non è impossibile contrattare la locazione di un immobile in autonomia, l’importante è prestare attenzione alle clausole contenute nei documenti.
Stai per firmare un contratto d’affitto? Occhio ai dettagli, ecco i consigli degli esperti
Soprattutto se è la prima volta che si firma un contratto è meglio non avere impazienza e prendere un po’ di tempo per leggere tutto ciò che è scritto nel documento. Se il locatore mette fretta è probabile che non sia un contratto molto conveniente.
Per accertarsi che il contratto sia regolare è opportuno controllare alcuni dettagli. Anche se le condizioni stabilite dalle parti possono variare in base alle esigenze del caso, il contratto deve essere a norma come previsto dalla Legge 431/98.
In un contratto regolare devono essere presenti alcuni elementi, obbligatoriamente, indipendentemente dal tipo di accordi che si vuole attivare.
Sempre per Legge, il deposito cauzionale non deve superare 3 mensilità e le parti devono descrivere chiaramente nel contratto le modalità di restituzione del deposito. I versamenti delle cauzioni, così come quelle delle mensilità di affitto, è sempre bene effettuarli tramite bonifico e mai in contanti.
Molto importante è anche stabilire le modalità di recesso: a volte i locatori chiedono 6 mesi di preavviso ma si possono ridurre anche a 3; è bene pensarci soprattutto se non si ha intenzione di rimanere in un appartamento molto a lungo, magari perché a causa del lavoro ci si deve spostare spesso.
Tra le varie clausole spesso nascoste, se ne possono trovare alcune vessatorie, che ovviamente sono contro la legge. Ad esempio, il locatore non può scrivere nel contratto di avere diritto a entrare quando vuole, magari tenendo una copia delle chiavi. Oppure, non è legale pattuire di lasciare l’inquilino fuori casa nel caso del mancato pagamento di una mensilità.
Spesso chi cerca una casa ha anche la necessità di trasferirsi i fretta, ma non bisogna mai dimenticare di controllare a fondo lo stato dell’immobile. Una volta firmato il contratto, eventuali danni (magari fatti dai precedenti inquilini) potrebbero essere attribuiti all’ultimo conduttore, che si ritrova a pagarli.
Tutte le precauzioni sopra descritte possono sembrare superficiali o scontate, ma in realtà si rivelano fondamentali e vanno a tutelare chi firma un contratto. In caso di dubbi è sempre bene rivolgersi a un Caf o, appunto, servirsi dei professionisti di un’agenzia immobiliare.