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Condominio minimo, caratteristiche e bonus da richiedere: tutto quello che si deve sapere

Cosa è il condominio minimo e in cosa si differenzia da uno normale, quali bonus si possono richiedere: tutto quello che si deve sapere. 

Il condominio minimo si chiama così perché è diverso da uno standard, infatti ha una sua precisa definizione e deve rispondere a determinate caratteristiche per essere definito tale. Come per un condominio normale ci sono una serie di regole da conoscere, come ad esempio a chi spettano le spese per la disinfestazione, così come ci sono alcuni bonus previsti per questo genere di edificio.

Ma come funziona il bonus 110 per il condominio minimo? Quali sono le caratteristiche specifiche di quest’edificio? Non tutti sono preparati a riguardo, per questo è importante conoscere determinati aspetti per sapere anche se si può avere qualche vantaggio o no.

Condominio minimo, tutto quello che si deve sapere

Un condominio minimo per essere definito tale deve essere abitato da un massimo di otto condomini differenti che occupano un minimo di due appartamenti. Questo edificio, così strutturato, deve rispondere ai dettami del codice civile, come quello di avere degli spazi comuni, ovvero delle parti che possono essere condivise da tutti i condomini.

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Di fatto risponde agli stessi criteri di un condominio normale, ma ha un numero di abitazioni ridotto rispetto a un condominio standard. Anche in questa tipologia di edificio le spese sono divise in millesimi tra i vari condomini. La differenza, però, è che in un condominio minimo non serve avere un regolamento, cosa che invece è obbligatoria negli edifici che hanno un numero di dieci condomini a salire.

Generalmente un condominio minimo non deve avere per forza un amministratore, cosa che si rende necessaria se si supera il numero di otto condomini. Ma non è detto che non lo abbia, poiché chi vive in questo edificio può comunque decidere di affidare a una persona esterna o interna la gestione dell’amministrazione condominiale. E’ importante sapere, inoltre, che proprio come per uno standard, anche per un condominio minimo sono previste delle agevolazioni.

L’unica cosa è che, dal momento che non è obbligatoria la presenza di un amministratore, per presentare la richiesta si dovrà nominare una persona incaricata tra i condomini che seguirà tutta la procedura burocratica nelle varie fasi e si assicurerà che tutto venga rispettato secondo quanto stabilito dalle varie regole. Chiaramente la gestione in un condominio del genere è più semplice, proprio per questo non serve avere – normalmente – un amministratore, si effettuano comunque le riunioni per stabilire spese e eventuali lavori da effettuare, oltre che tutte le decisioni che servono per la gestione dell’edificio.

Chiara Gagliardi

Napoletana classe 1988, sono giornalista professionista e da sempre appassionata di scrittura e soprattutto del mondo dello spettacolo e del gossip italiano. Laureata in Scienze della Comunicazione e Comunicazione dello Spettacolo, negli anni ho maturato una lunga esperienza nel campo del giornalismo online occupandomi di diversi settori: dalla moda alla cronaca nera. Oggi sono una freelance che adora raccontare storie, intrighi e pettegolezzi, qualcuno deve pur farlo!

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