Se il proprietario di casa aumenta la cifra ogni mese, cosa bisogna fare? Ecco cosa dice la legge al riguardo: fai attenzione.
Al giorno d’oggi, visto il caro vita e soprattutto l’enorme crisi economica che sta attraversando il nostro Paese, sempre più giovani coppie non riescono a raggiungere la cifra necessaria per far sì che si possa acquistare, in proprio, un appartamento o una casa.
Di certo non si può rinunciare alla convivenza o al matrimonio e si decide quindi di recarsi in una casa basata sull’affitto. Vivere in affitto è sicuramente vantaggioso sotto tanti punti di vista, ma potrebbero esserci anche degli svantaggi. Ad esempio, se il proprietario di casa aumenta le spese condominiali ogni mese, cosa bisogna fare? Pagare o no? Vediamo insieme cosa dice la legge al riguardo: potrete restare sorpresi.
Condominio: bisogna pagare gli aumenti indetti dal proprietario di casa?
Vivere in un appartamento, situato in un condominio, non è mai un’impresa semplice. Sia che si tratti di essere proprietario di una casa, sia se si è inquilini, poco importa, perché i rapporti con gli altri condomini non sempre sono pacifici e lineari, soprattutto quando si tratta di dover pagare le spese condominiali. Per fortuna che tutti i condomini, o quasi, hanno un amministratore che rende il tutto più semplice.
Quando si è proprietario di una casa, tutte le responsabilità per il pagamento delle spese condominiali ricadono su se stesso, ma quando invece si è inquilini, ricadono su entrambi al 50%. L’inquilino deve pagare la spesa condominiale, così come determinata dal contratto e il proprietario deve essere presente a ogni cambiamento deciso dall’amministratore. Ma il proprietario può variare il prezzo dell’affitto e del contratto?
Secondo quanto afferma la legge, il proprietario se decide di cambiare il prezzo del condominio o dell’affitto improvvisamente, senza presentare il conguaglio, è ingiusto. Di conseguenza l’inquilino può anche evitare di pagare l’aumento e continuare per la propria strada, pagando quanto stipulato dal contratto iniziale, nulla di più e nulla di meno. Al tempo stesso se invece il proprietario si presenta con il conguaglio e con il cambio di denaro, quindi con l’aumento del pagamento, è tenuto, secondo quanto afferma sempre la legge, a spiegare i motivi per cui c’è stato quel determinato aumento.
Solo allora, avendo tutte le carte in tavola e in regola, e parlando anche con l’amministratore del condominio per avere certezze al 100%, l’inquilino sarà costretto a pagare l’aumento indetto dal proprietario. In caso contrario assolutamente no.