Proviamo a usare la regola del 3 per arredare la nostra casa in maniera semplice e divertente ma ricca di stile.
Non è sempre facile – e meno che meno divertente – arredare casa quando non è possibile ricorrere a dei professionisti il cui aiuto è preziosissimo ma ha il “difetto” di non essere sempre compatibile con la capienza delle nostre tasche, non particolarmente floride in un periodo di crisi e incertezza come questo.
In questo caso può tornare allora molto comoda la regola del 3. Di cosa si tratta? Semplicemente di un metodo che ci permetterà di arredare casa in maniera semplice senza per questo rinunciare allo stile. Non solo: con la regola del 3 arredare la nostra abitazione sarà un autentico divertimento. Ecco come dovremo procedere.
La regola del 3 consiste sostanzialmente nel raggruppare le cose in gruppi da tre. Seguire questo criterio ci permetterà di creare composizioni ben bilanciate e gradevoli dal punto di vista estetico, capaci di accattivare a prima vista. È un fatto: oggetti di qualunque genere si presentano meglio quando sono usati in gruppi di tre.
Si tratta di una tecnica ben rodata applicata anche in ambiti diversi dall’arredamento. Parliamo dell’arte, della fotografia, della progettazione grafica. In generale i designer seguono la regole dei numeri dispari. Gli oggetti raggruppati in gruppi di tre conferiscono unità e un senso di intenzionalità all’insieme della composizione.
Non trascuriamo però la scala degli oggetti. Disporre oggetti alti con altri più piccoli aumenta la sensazione di equilibrio. La logica è quella di creare elementi decorativi in grado di distinguersi. In questo modo sarà facile migliorare la disposizione dei nostri mobili. Pensiamo a una stanza con qualche vuoto imbarazzante.
Non dovremo fare altro che raggruppare tre mobili per definire lo spazio. Per dare un tono informale alla nostra disposizione possiamo seguire le linee guida viste in precedenza: unifichiamo tre elementi differenti per forma e dimensioni, come ad esempio un tavolo, una sedia e un’opera artistica. Ma andrà bene anche un elemento come il tappeto.
Se invece vogliamo dare un aspetto più formale alla nostra disposizione non sarà una cattiva idea creare delle simmetrie andando ad affiancare due mobili uguali o della medesima dimensione. Pensiamo a due poltrone e un divano in soggiorno. Possiamo applicare la regola del tre anche al colore: ci riferiamo alla regola 60-30-10 usata dagli interior designer.
Cambiano le proporzioni, ma non il numero di elementi, che rimane sempre di tre. Questo schema serve a dare equilibrio ai colori. Dovremmo riservare il 60% dello spazio al colore dominante, destinato a coprire la maggiore superficie della stanza (come le pareti). Il 30% sarà occupato dal colore secondario (di solito contrastante col colore primario per dare profondità, in genere si usa per gli elementi più significativi come tende, divano, testiera del letto) e il rimanente 10% da un colore di accento in grado di completare il colore secondario.