La carta da parati in bagno è una delle principali tendenze degli ultimi anni: l’effetto è fantastico ma c’è un errore che può rovinare tutto.
Una volta, ormai diversi decenni fa, l’abitudine era di piastrellare tutto il bagno fin quasi al soffitto, allo scopo di proteggere le mura dagli schizzi d’acqua ma soprattutto dall’umidità che necessariamente si accumula nella stanza da bagno. Le piastrelle di ceramica sono infatti un fantastico isolante, in grado di evitare efficacemente la formazione di muffe e di macchie di umido sulle pareti.
Uno dei motivi principali per cui un tempo si piastrellavano le pareti del bagno fino in cima era però che i bagni erano di solito ambienti molto piccoli, con finestre di ampiezza limitata e utilizzati da famiglie molto numerose.
Per questo motivo era molto facile che l’umidità impregnasse le pareti, anche perché risultava difficile ottenere un buon ricircolo dell’aria. Allo scopo di proteggere le mura il più possibile si provvedeva quindi a ricoprire di piastrelle anche la parte più alta dei muri.
Carta da parati in bagno: l’errore da non commettere
Oggi i bagni sono più ampi e, anche quando sono dotati di finestre piccole, esistono efficaci sistemi di ricircolo dell’aria che permettono di eliminare dall’aria l’umidità in eccesso evitando che faccia muffire le pareti. Per questo motivo si possono adottare soluzioni diverse dalle piastrelle, lasciando molto spazio alla pittura decorativa e anche a soluzioni differenti, come l’applicazione di carta da parati. Oggi la scelta di stile più di tendenza consiste nel piastrellare il bagno fino a un’altezza di circa 120 / 125 cm. La parte superiore del muro viene dipinto con vernici impermeabili oppure rivestito di carta da parati.
In questo secondo caso, l’effetto è quello di un bagno estremamente raffinato, un po’ retrò e di grande impatto visivo, soprattutto nel caso in cui si scelgano fantasie piuttosto fitte e in stile un po’ datato. In questo caso si renderà la stanza da bagno simile a un piccolo salotto in grado di trasmettere un senso di accoglienza e di raffinatezza.
Bisogna prestare però grande attenzione alla scelta della carta da parati e al collante che si utilizzerà per fissarla alle pareti. Il motivo è che l’umidità potrebbe facilmente staccare la carta da parati, creando bolle, rigonfiamenti o addirittura compromettendone l’integrità.
Esistono in commercio carte da parati specifiche per la stanza da bagno: si tratta di parati appositamente trattati con sostanze idrorepellenti che li rendono piuttosto resistenti all’acqua senza restituire al tatto la sensazione che siano fatti di plastica. Anche le colle e le resine dovranno essere scelte appositamente tra i prodotti resistenti all’umidità, in maniera che non cedano al prolungato contatto con un’atmosfera satura d’acqua.