Chi l’ha detto che per comprare la casa che avete sempre sognato servono sostanziose caparre, onerosi mutui a lungo termine e tanta, tanta fatica? Ci sono occasioni che possono cambiare la vita, e c’è chi ne ha approfittato.
Correva l’anno 2020, nel mese di febbraio, quando Maxine Sharples, insegnante di yoga e project officer alla Liverpool John Moores University, ha ufficialmente ricevuto le chiavi della sua nuova casa. Una dimora vittoriana da 75 metri quadrati, con due camere da letto, acquistata per 1 sterlina: al cambio attuale poco più di un euro. La vendita faceva parte dell’iniziativa “case per una sterlina”, lanciata per far rivivere il Triangolo di Webster, una piccola area degradata di Liverpool, in Inghilterra. Ma c’era un problema: la casa era in completa rovina.
Per poter aderire all’iniziativa bisognava essere acquirenti di una prima casa e impegnarsi a ristrutturarla entro 12 mesi. E i costi di ristrutturazione erano già stati stimati in circa 60.000 euro. Quando ha fatto domanda, nel 2015, Maxine era una studentessa di 28 anni senza molti risparmi. Non disponeva di tutti i fondi necessari, ma ha comunque deciso di fare un tentativo. Ecco com’è andata.
La casa su cui Maxine aveva puntato gli occhi era abbandonata da 15 anni. Le finestre erano chiuse, c’era un tetto colabrodo, un’infestazione di ratti, amianto e nessun impianto elettrico né di riscaldamento. Ma in qualche modo lei sentiva che era la casa giusta. E il suo intuito non si sbagliava, la sua situazione finanziaria era cambiata. Aveva ereditato una proprietà da mio padre, nel frattempo venuto a mancare, e l’ha venduta per ottenere i fondi necessari alla ristrutturazione.
Maxine ha pagato un architetto circa 1.000 euro per elaborare il progetto. Le imprese con cui ha parlato hanno riso della sua proposta di riconfigurazione della casa. Il preventivo più economico che ha ottenuto sforava di 40.000 euro il suo budget. Ma è andata avanti imperterrita, e ha letteralmente stravolto la disposizione della sua casa in modo da poter sfruttare al massimo la luce naturale, aggiungendo dei lucernai al tetto. Poi ha fatto notizia nel Regno Unito per un uso a dir poco originale dello spazio: ora le camere da letto sono al piano terra, e la cucina e la zona giorno al piano superiore.
Nel maggio 2020, al culmine della pandemia, Maxine ha lasciato il lavoro come project officer all’università e ho iniziato a fare i lavori di ristrutturazione per conto proprio, nonostante i limitati strumenti a sua disposizione. A causa delle restrizioni legate al lockdown, le è stata concessa una proroga di 12 mesi. Ma avevo anche il problema della disoccupazione e di una rottura sentimentale. A un certo punto Maxine ha capito che non poteva fare tutto da sola.
Così, nell’agosto 2021, mentre viveva in un camper in un parco di Liverpool, ha iniziato a scrivere un blog sulla sua ristrutturazione. Quando era al massimo dello sconforto, si è guardata indietro e ripercorrendo tutti i traguardi che aveva effettivamente raggiunto ha ritrovato la forza e la determinazione per andare avanti. Grazie alla Rete ha costruito una comunità di follower e alcune aziende l’hanno persino contattata per offrirle prodotti a prezzo scontato, compresa la possibilità di risparmiare il 50% sul riscaldamento a pavimento.
Nel maggio 2022, dopo 27 mesi di lavori costati oltre 70.000 euro tra manodopera e materiali, la casa è diventata formalmente sua. E oggi Maxine è contenta di aver avuto la convinzione e la perseveranza di rimanere fedele alla sua visione. Ha imparato a posare mattoni, piastrelle, installare il riscaldamento a pavimento e rifinire i pavimenti, ma soprattutto a rimboccarsi le maniche risparmiando un sacco di soldi. “Questa casa – conclude – ora vale molto di più di quello che ho pagato in lavori di ristrutturazione. Una casa con 2 camere da letto nella mia strada è stata recentemente venduta per il doppio. Ma se mai decidessi di andarmene, lo affitterei soltanto. Ho investito troppo in questo posto per venderlo“.