Come rimuovere l’intonaco danneggiato dall’umidità: gli step da seguire per farlo in modo corretto

In che modo possiamo rimuovere correttamente l’intonaco rovinato dall’umidità di risalita? Ecco i passaggi da seguire per non sbagliare.

Uno dei peggiori nemici delle pareti di casa, lo sappiamo bene, è l’umidità che non solo può minare le capacità di isolamento dell’abitazione ma facilita anche la formazione della muffa. In questo articolo ci concentreremo in particolare sui danni provocati dall’umidità agli intonaci e sulle modalità per rimuoverli.

A compromettere esteticamente l’intonaco non è tanto l’acqua del terreno fatta emergere attraverso le murature dall’umidità di risalita quanto il sale trasportato. Premesso questo, come si fa a rimuovere l’intonaco rovinato dall’umidità? Ci sono degli step da seguire per rimuovere in maniera corretta l’intonaco ammalorato.

Intonaco danneggiato dall’umidità: gli step da seguire 

Prima di tutto dovremo procurarci il materiale necessario. Avremo bisogno innanzitutto della spatola e dello scalpello per rimuovere lo stucco e rifinire a mano le pareti verso la fine del lavoro. Un’alternativa più costosa è quella della fresatrice. Ci serviranno anche teloni e buste di plastica oltre a una spazzola di saggina.

Non dimentichiamo di indossare la mascherina di protezione durante i lavori di rimozione dell’intonaco, visto che si alzeranno polvere e calcinacci. Una volta che avremo tutto l’occorrente stendiamo i teloni di plastica (dopo aver isolato le prese di corrente). Cominciamo dai punti più compromessi, dove l’intonaco non aderisce più al muro.

Intonaco danneggiato
Intonaco danneggiato dall’umidità: gli step da seguire – designmag.it

Apriamo una fessura con la spatola o con la fresatrice. Attenzione, però: è importante non intaccare l’intonaco più profondo. L’ideale sarebbe cominciare dal basso ma può andare bene anche dall’alto o a mezza altezza. Questo lavoro richiederà molta pazienza, specialmente se usiamo la spatola. Dopo aver completato questo passaggio spazzoliamo più volte il muro.

Per questa operazione ci tornerà utile la spazzola di saggina. Successivamente dovremo lavare le pareti con un’abbondante quantità di acqua. Una pulizia approfondita della parete è fondamentale: in seconda battuta infatti eventuali residui potrebbero essere alquanto ostici da rimuovere. Una volta completate tutte le fasi potremo tornare nuovamente a intonacare.

Il nostro lavoro però non sarà terminato: dovremo ancora smaltire i materiali di scarto e i calcinacci rimasti a terra dopo aver rimosso l‘intonaco danneggiato dall’umidità di risalita. Ricordiamoci che non possiamo buttarli nel bidone della spazzatura: vanno smaltiti in apposite aree. Avendo rimosso solamente lo strato superficiale dell’intonaco potremo usare le isole ecologiche (con la possibilità di scaricare gratis fino a circa 30 kg di materiale giornaliero).

Diversamente, per smaltire elevate quantità di materiale dovremo rivolgerci a un’impresa per lo smaltimento degli scarti di lavorazione nel campo dell’edilizia. Meglio ad ogni modo consultare prima le norme regionali che regolano il settore dell’eliminazione delle sostanze di scarto.

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