Come rendere la casa sicura e ottenere un bonus del 50% nel 2024; una grande opportunità

È stato confermato anche per il 2024 il Bonus sicurezza, agevolazione sulle spese sostenute per l’installazione di sistemi volti a proteggere gli immobili dai furti.

Proteggere la propria abitazione da eventuali furti è una delle priorità di molti cittadini. I dati relativi a questo tipo di crimini rimane alto nel nostro Paese, tanto che, secondo alcune statistiche, nel 2022, oltre 9 milioni di italiani ha subito almeno un furto in casa.

Per questa ragione, in molti hanno provveduto all’installazione di sistemi di sicurezza che possano prevenire i rischi. Chi decide di affidarsi a questi sistemi, può usufruire del cosiddetto Bonus sicurezza, noto anche come Bonus videosorveglianza, un’agevolazione confermata dal Governo anche per il 2024 e destinata agli interventi per la messa in sicurezza degli immobili così da prevenire il compimento di atti illeciti.

Bonus sicurezza 2024, i requisiti e quali interventi possono essere effettuati

Anche per il 2024 è stato confermato il Bonus sicurezza, conosciuto anche come Bonus videosorveglianza e che rientra nelle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie. Si tratta, nel dettaglio, di una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per l’istallazione di sistemi di sicurezza che proteggono le abitazioni dai furti e dal compimento di altri atti illeciti.

Sistema sorveglianza
Sistema di sorveglianza, come richiedere il bonus sicurezza per l’installazione (Designmag.it)

Nei mesi scorsi, l’Agenzia delle Entrate ha fornito dei chiarimenti per quanto riguarda questa agevolazione spiegando quali interventi possano essere effettuati sugli immobili usufruendo del bonus. Tra gli interventi che permettono di beneficiare della detrazione ci sono l’installazione o la sostituzione di cancellate, saracinesche, vetri antisfondamento, tapparelle metalliche, recinzioni degli edifici, grate sulle finestre, ma anche di porte blindate. Rientrano anche l’installazione di rilevatori di apertura, casseforti a muro, fotocamere o videocamere a circuito chiuso e sistemi di allarme.

Non rientrano, invece, le spese sostenute per il pagamento di servizi di vigilanza forniti da agenzie o istituti trattandosi, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, di un’agevolazione legata agli interventi sugli immobili.

Come accade per le altre detrazioni di ristrutturazioni edilizie, anche nel caso del Bonus sicurezza, per ottenerlo, bisognerà indicare le spese sostenute (entro il 31 dicembre 2024) in sede di dichiarazione dei redditi nell’apposita sezione del modello 730. È richiesto anche allegare la documentazione relativa agli interventi: le ricevute dei pagamenti tracciati che devono essere stati effettuati tramite bonifico parlante, postale o bancario. Infine, come specifica il Fisco, il bonifico deve riportare la causale della spesa ed il codice fiscale del beneficiario del pagamento e dell’ordinante.

Gestione cookie