La casa è l’ambiente in cui si trascorre tanto tempo della propria vita, per cui è bene che sia sempre purificato e ben pulito. Allora ecco una piccola guida su come ridurre l’inquinamento domestico e rendere la casa un posto gradevole e salubre da vivere.
L’inquinamento domestico è un problema molto diffuso nelle case di ogni città. Tra le fonti che generano aria malsana all’interno delle mura domestiche c’è senza dubbio lo smog, il monossido di carbonio, la formaldeide e altre sostanze tossiche come il biossido di azoto. Anche i detersivi possono creare inquinamento domestico, così come il fumo della sigaretta.
Ognuno può fare la sua parte con piccoli e semplici accorgimenti, a partire dalla scelta di materiali naturali per le componenti d’arredo, all’utilizzo di strumenti permettano di purificare l’aria, all’acquisto di detergenti privi di sostanze chimiche. Oltre ad arredare con le piante da interno che sono in grado di contrastare l’inquinamento ambientale.
Come ridurre l’inquinamento domestico in 5 mosse
Per darvi un aiuto concreto, ecco una piccola guida su come ridurre l’inquinamento domestico in sole 5 mosse.
Scegliere mobili con materiali naturali e privi di vernici
La prima mossa per rendere la casa più ecologica e ridurre l’inquinamento domestico è scegliere materiali naturali e privi di vernici tossiche. Come il legno, meglio se certificato FSC, che conferma la provenienza da foreste gestite in modo responsabile.
In alternativa al legno, esistono diversi materiali leggeri e riciclabili, come il bambù, la paglia o il cartone. Il bambù specialmente è un materiale molto versatile. Ideale per pavimenti, piani di lavoro, mobili, ma anche per accessori e utensili. Inoltre per colorare mobili o pareti si può usare la vernice antismog, la pittura che purifica l’aria.
Lana, canapa, iuta: sì ai tessuti biodegradabili
Anche la scelta dei tessuti è importante, quelli naturali oltre a essere sostenibili e biodegradabili sono ovviamente di origine vegetale o animale. Parliamo di lana, di cotone, di canapa o iuta. Al contrario, le fibre sintetiche sono ricavate dalla plastica e, oltre a essere inquinanti, possono rilasciare sostanze dannose per l’apparato respiratorio.
Nei tessuti di ultima generazione, spicca l’utilizzo di sostanze fatte di cellulosa organica o persino scarti alimentari: ad esempio, esiste un filato ricavato dai residui d’arancia che vengono scartati nelle produzione di succo.
Elettrodomestici per la pulizia
Un altro aspetto fondamentale dell’inquinamento domestico è la pulizia. Ovviamente per quanto riguarda gli elettrodomestici come l’aspirapolvere è consigliabile scegliere i modelli con i filtri che non disperdano polveri nell’ambiente. Anche le cappe della cucina contribuiscono a migliorare l’aria in casa, depurandola dai vapori della cottura dei cibi.
Purificare l’aria detossinando la casa
Abbiamo visto come detossinare la camera da letto, che è la stanza dove si riposa e deve essere certamente pulita in modo accurato per renderla salubre. Dalla pulizia dei tessuti d’arredo alle piante ideali per la camera da letto, al link indicato sopra trovate tutto quello che c’è da sapere.
Arredare con piante che purificano l’aria
Oltre ad arredare gli spazi domestici, le piante da appartamento possono rappresentare un valido alleato nel mantenere pulita l’aria di casa, neutralizzando le sostanze nocive e l’inquinamento ambientale.
Ma quali piante scegliere? È consigliabile preferire piante benefiche che puliscono l’aria e non rubano ossigeno alle stanze. Come l’aloe, che non emette anidride carbonica, o i bonsai, capaci di creare un’atmosfera zen.
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