La rata del mutuo rappresenta un peso non da poco per la maggior parte delle famiglie. Vediamo se è possibile abbassarla anche senza cambiare banca.
Le rate dei nostri mutui pesano decisamente troppo ormai sulle finanze della maggior parte di noi. Negli ultimi due anni, a causa dell’inflazione, la Banca Centrale Europea ha portato i tassi di interesse a livelli altissimi, livelli che non si vedevano dal 2008 e questo, naturalmente, si è ripercosso sull’importo mensile delle rate dei mutui che, in alcuni casi, sono quasi raddoppiate.
La situazione dei tassi d’interesse, da qualche mese, sta tornando alla normalità ma le rate stentano ancora a scendere e, per questo, rappresentano motivo di preoccupazione per tante famiglie che temono di vedersi portare via la casa dalle banche se non riescono più a pagare con regolarità.
C’è un modo per abbassare la rate del mutuo e riuscire così, a gestire meglio le spese? E, soprattutto, è possibile abbassare l’importo restando con la stessa banca? Molti, infatti, preferiscono non cambiare banca in quanto ormai conoscono i consulenti della loro filiale e si trovano bene. Nel prossimo paragrafo valutiamo tutte le possibilità.
Ecco cosa puoi fare per abbassare la rata del mutuo
La maggior parte di noi non ha tutti i soldi necessari per acquistare una casa “d’un sol colpo” e, dunque, quasi tutti ricorriamo al classico mutuo con la banca. Ma che fare se le rate mensili diventano troppo pesanti per le nostre tasche? Esistono diverse soluzioni per abbassare le rate e, in certi casi, non si deve nemmeno cambiare banca.
Le soluzioni per abbassare la rate del mutuo sono, principalmente, due: la surroga e la rinegoziazione. Con la surroga si porta il mutuo in un’altra banca mentre la rinegoziazione consente di rivedere le condizioni del proprio mutuo con la stessa banca. Con la rinegoziazione del mutuo, ad esempio, si può chiedere una riduzione del tasso di interesse, una modifica della durata o altre richieste in base alle tue esigenze.
Nel caso di rinegoziazione non si dovrà affrontare alcun tipo di spesa o sanzione, infatti, dal 2007 in avanti, la rinegoziazione è gratuita e non prevede nemmeno spese notarili. L’unico costo da sostenere è una tassa di 35 euro per iscrivere l’avvenuta rinegoziazione nei registri immobiliari presenti in ogni provincia d’Italia. La rinegoziazione del mutuo è particolarmente vantaggiosa in queste situazioni:
- quando i tassi di interesse sono scesi rispetto al momento in abbiamo stipulato il mutuo;
- si hanno maggiori introiti che permettono di estinguere il mutuo prima alzando la rata o, al contrario, gli importi sono diminuiti e, quindi, si ha la necessità di allungare il mutuo e avere una rata più bassa;
- con la rinegoziazione a volte si ha la possibilità di cancellare o ridurre alcuni costi periodici legati al mutuo come, ad esempio, le spese di incasso.
- chi ha un mutuo a tasso variabile, con la rinegoziazione, può passare al tasso fisso o viceversa.
Per chiedere la rinegoziazione ci si può recare direttamente presso la propria banca previo appuntamento con un consulente. La banca non è obbligata ad accettare la richiesta di rinegoziazione ma, a quel punto, puoi optare per la surroga e spostare il mutuo in un’altra banca e il tuo istituto di credito non può impedirtelo in nessun modo.