Intonacare da soli le pareti di casa non è poi così impossibile, tanti amano farlo, ecco come si dovrebbe fare affinché il lavoro avvenga nel modo migliore.
È necessario periodicamente imbiancare le pareti di casa, operazione che in genere sarebbe bene effettuare almeno ogni due-tre anni, con la possibilità di fare a volte anche dei piccoli ritocchi, specialmente se ci sono tracce di umidità. L’operazione viene effettuata da un imbianchino professionista, a volte però si preferisce intonacare da soli, così da poter risparmiare non poco e mettere in conto solo la spesa previste per l’acquisto della tempera.
Procedere in questo modo non è poi così difficile, anzi c’è chi lo ritiene rilassante e non disdegna di farlo nel tempo libero. Chi decide di agire in questo modo per la prima volta potrebbe non prendere in considerazione alcuni aspetti che non sono da trascurare se si vuole davvero che il lavoro venga bene. A quel punto non si correrà il rischio di perdere tempo né di ritrovarsi ricoperti di vernice.
Intonacare le pareti di casa da soli non è poi così impossibile, ma sarebbe bene procedere con cura se non si è mai fatto questa operazione prima. Se si tratta di un’abitazione di nuova costruzione è innanzitutto necessario attendere almeno 7 giorni dopo la costruzione di un muro prima di iniziare, altrimenti si corre il rischio che si possano formare crepe nel muro pur essendo recente.
Parzialmente diversa è la situazione per un edificio che ha già diversi anni di vita alle spalle, in questo caso si può optare per il fai da te per non spendere troppo, ma anche perché si ritiene di esserne capaci pur non avendolo mai fatto prima. È ovviamente indispensabile verificare di avere tutto l’occorrente, ben sapendo che non bastano la tempera e il pennello.
A questi devono essere aggiunti il frattazzo, utilizzato per lisciare l’intonaco e ottenere una finitura omogenea e la cazzuola, necessaria per stendere l’intonaco sulla superficie. Non si devono inoltre dimenticare la pennellessa, che permette di bagnare la superficie del muro e favorire l’adesione dell’intonaco e l’assicella (lista di legno), che serve per livellare lo strato di intonaco applicato.
Non si deve pensare che tutti gli intonaci siano uguali, se hanno costi differenti anche le caratteristiche sono diverse. In genere è bene preferire una tempera resistente agli agenti atmosferici e traspirante. Prima di acquistarla è bene avere un quadro delle misure delle pareti, così da capire quanta ne possa servire. Si deve moltiplicare base per altezza delle pareti e del soffitto, alla somma delle aree di pareti e soffitto si sottraggono le aree di porte e finestre.
Il numero che si ottiene andrà moltiplicato perché se si vuole infatti fare un buon lavoro è indispensabile dare almeno due mani di vernice. Non si deve ovviamente dimenticare di proteggere le superfici, in modo tale che non si macchino, c’è chi usa vecchi giornali, chi invece i teli, da fissare con nastri adesivi realizzati appositamente per non lasciare residui e non rovinare così superfici in legno o metallo.
È sempre consigliabile partire dagli angoli e dagli spigoli, punti dove serve maggiore precisione e dove si deve utilizzare il pennello. Nel resto delle parti, invece, si può sfruttare il rullo, che dà modo di rendere tutto più uniforme. È ovviamente fondamentale effettuare l’operazione di giorno, quando la luce è ottimale. Questo permette di vedere se ci dovessero essere eventuali zone dove l’intonaco non è rimasto come avrebbe dovuto. Si deve poi dare la seconda passata quando la prima sarà ormai completamente asciutta.