Sono molti i genitori che si chiedono come intestare casa ai figli senza notaio per risparmiare su molte spese e tasse, e ci sono buone notizie.
La casa nel nostro Paese è ancora considerato il bene rifugio in assoluto, ma non tutte le famiglie hanno il denaro sufficiente per acquistare/costruire diversi immobili, magari uno per ogni figlio. A volte poi si desidera intestare delle proprietà immobiliari ai figli per risparmiare su Imu e altre tasse.
Sicuramente non esiste un modo legale con cui si può regalare una casa, intestarla ad altre persone, completamente gratis. Ma esistono dei sistemi, appunto legali, che permettono di abbassare le spese.
In giurisprudenza sono contemplate diverse casistiche che si possono sfruttare per intestare la casa ai figli risparmiando il più possibile e a volte anche senza passare dal notaio.
Una di queste è il passaggio dell’immobile in caso di separazione, e non è necessario arrivare nemmeno al divorzio. In caso di separazione, infatti, i due coniugi possono accordarsi per intestare l’immobile di proprietà che era la casa coniugale ai figli, considerando questa azione/volontà come un contributo al mantenimento dei figli stessi. In questo caso basta citare l’intenzione nella pratica di separazione e i costi a cui si va incontro saranno solamente quelli degli avvocati. Tra l’altro se la separazione è consensuale e non ci sono dispute di sorta la parcella dell’avvocato è anche molto bassa.
Un altro sistema è possibile solamente dopo il decesso del donante, e il passaggio della proprietà ad un figlio senza notaio si può effettuare tramite il testamento olografico, ovvero scritto a mano. Se tutti gli eredi sono d’accordo sull’intestazione dell’immobile in oggetto, allora il beneficiario dovrà solamente recarsi al Catasto per aggiornare il titolo di proprietà.
Infine, e forse questo è il sistema più accreditato, s può passare una casa ai figli senza ricorrere al notaio sfruttando l’usucapione. In pratica, si regala l’immobile all’interessato, senza pratiche scritte ma dicendolo “a voce”, e il beneficiario deve andarci a vivere per almeno 20 anni e ininterrottamente, prendendoci la residenza e curando l’immobile come fosse suo. Ovvero occupandosi di tutte le manutenzioni ordinarie e straordinarie. Dopo 20 anni, il beneficiario dovrà semplicemente recarsi in Tribunale per ottenere la trascrizione nel registro degli immobili della sua nuova proprietà.
Ecco che tramite le modalità descritte sopra le parti possono risparmiare molti soldi, perché come sappiamo le parcelle dei notai sono molto alte, a prescindere dal valore dell’immobile oggetto del trasferimento di proprietà.