Saper illuminare al meglio la propria casa è una vera e propria arte, soprattutto quando si tratta delle stanze destinate alla convivialità come la sala da pranzo. Qui la luce ha un ruolo chiave perché arreda e crea atmosfera: saper scegliere il lampadario perfetto in armonia con l’arredamento e ben posizionato, e la luminosità giusta sono la chiave per una stanza riuscita e accogliente. Ecco qualche idea. [galleria id=”8379″]
Stile e dimensioni dello spazio sono i primi elementi da prendere in considerazione: disposizione e intensità delle lampade devono rendere tutto più spazio e far sentire l’ospite a proprio agio. Per farlo, abbiamo chiesto agli esperti, che ci hanno dato suggerimenti e consigli utilissimi e preziosi.
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Se il soffitto è abbastanza alto, la scelta migliore per la sala da pranzo è sempre il lampadario a sospensione. Questo perché concentra tutta la luce sul luogo del convivio, rendendo l’atmosfera più raccolta. Inoltre, separa la zona dal resto della stanza se, per esempio, è un tutt’uno con soggiorno o cucina.
Lo stile del lampadario ovviamente segue il resto dell’arredamento così come se scegliere di posizionarlo centrale oppure optare per una doppia luce in punti opposti: questo dipende anche molto dalla forma e dalla dimensione del tavolo.
Foto Ikea
Una casa appena rinnovata, con uno stile attuale e trendy, ha bisogno di un lampadario che sia elegante ma dal design riconoscibile e contemporaneo che sappia però essere funzionale. Trubbnate / Hemma di Ikea è perfetto in tal senso perché è molto originale pur mantenendo le linee pulite e sobrie del brand, e inoltre diffonde la luce a 360°, l’ideale per raggiungere ogni angolo del tavolo da pranzo.
Foto Flos
Classico non significa vecchio: un lampadario elegante che richiama la tradizione è una scelta molto di classe, soprattutto se ci si orienta verso un pezzo di design. 2097/18 è lampada Flos realizzata da Gino Sarfatti che reinterpreta i candelabri da soffitto in maniera stilizzata. Il risultato è un pezzo molto ricercato che sa inserirsi molto bene sia in un contesto moderno che tradizionale senza snaturarlo.
Foto Lucillaplace
Il lampadario centrale è una delle scelte più comuni, soprattutto ampi e circolari, ma anche a più faretti posizionati orizzontalmente, dal design astratto o minimalista. Se però il tavolo da pranzo è particolarmente lungo e stretto, la scelta migliore ricade sul doppio punto luce: in questo caso è sempre meglio optare per due lampadari uguali, come questi di Lucillaplace con paralume che non diffonde troppo la luce ma la concentra sul punto desiderato, così da non disperderla, ottenendo un effetto molto elegante.
Osare con due lampadari diversi si può fare, ma o si gioca di contrasto totale oppure si varia solo leggermente sul tema: il rischio di creare un abbinamento poco piacevole è sempre in agguanto, quindi va tutto ben calibrato con l’ambiente circostante.
Foto Shutterstock | robinimages2013
I faretti in tutte le loro declinazioni sono una scelta dal gusto molto contemporaneo e possono accompagnarsi a un lampadario, a una plafoniera oppure illuminare in autonomia la sala da pranzo. Grazie a loro, è più semplice definire l’atmosfera della stanza a seconda della quantità e del posizionamento.
Con i faretti regolabili si può orientare la luce al meglio, puntando i riflettori sul tavolo e distogliendo l’attenzione dal resto, mentre rendono la stanza più avvolgente e rilassante con quelli a incasso. Installati nel controsoffitto che chiude leggermente la stanza, magari solo in prossimità del tavolo, si ha anche la possibilità di posizionare dei led che puntano vero l’alto.
Foto Lampad.it
Quando il soffitto è troppo basso oppure è decorato magari con stucchi d’epoca che sarebbe un peccato rovinare, si può optare o per le applique o per le piantane. Nel primo caso, lo studio della luce deve essere attentissimo, poiché queste dovranno essere in grado di diffondere e rinfrangere la luce al loro massimo.
Queste applique a LED di Lampade.it hanno un design che si presta a salotti e soggiorni, molto elegante grazie al dettaglio dorato, ma soprattutto non avendo paralumi in tessuto o vetro, permettono che tutta la potenza della luminosità possa esprimersi, raggiungendo al meglio tutta la stanza.
Se però queste non dovrebbero bastare e non si può installare un lampadario, meglio sempre non “risparmiare” sulla luce e abbinare un bella piantana.
Foto AD Architecture&Design
Le piantane ad arco sono quelle più indicate per illuminare un tavolo da pranzo, perché possono essere posizionate non troppo a ridosso, consentendo di essere funzionali e comode.
Questa piantana di Pedrali è l’esempio perfetto: assolutamente discreta, non intralcia né lo sguardo né il raggiungimento del tavolo, raggiunge il centro senza disturbare e grazie al paralume traslucido diffonde la luce su tutto il tavolo.
Foto Shutterstock | Wirestock Creators
La sala da pranzo per essere accogliente non deve essere né cupa né troppo ricca di dettagli: deve essere un ambiente ordinato e rilassante. Le luci giocano un ruolo importante: se per il giorno l’ideale sarebbe riuscire a sfruttare al massimo la luce naturale posizionandosi in maniera strategica rispetto alle finestre, per la sera la luce deve rendere il luogo del convivio il fulcro della stanza.
L’opzione migliore, alla luce dei consigli che vi abbiamo dato fin qui, è un lampadario centrale o due ai lati sopra al tavolo e alcune applique laterali che possono essere spente o regolate magari alla fine della cena per creare un ambiente più lounge per il dopocena.
Foto Shutterstock | Ogovorka
La luce calda è notoriamente più accogliente di quella fredda, ma questa è un’indicazione puramente generale: non bisogna mai dimenticare come giochino un ruolo importante i colori e i materiali della stanza.
Una stanza sul grigio scuro, magari in stile industriale, potrebbe aver bisogno di luce calda per smorzare i toni altrimenti troppo respingenti, così come invece una sul verde si sposa bene con una luce bianco-fredda, che esalta il colore senza stridere.
Le finiture dei mobili più o meno traslucide influenzano la potenza delle lampadine: troppa luminosità potrebbe dare l’effetto showroom rendendo la stanza più impersonale, per questo va tutto bilanciato alla perfezione, perché dopotutto la luce arreda a tutti gli effetti.
Foto Shutterstock | mama_mia
Una sala da pranzo piccola, come tutti gli spazi ridotti, ha bisogno di pochi elementi, linee pulite e colori chiarissimi. In questo caso, i faretti sono la soluzione perfetta perché irradiano luce senza sacrificare spazio né occuparlo e possono essere associati ad applique strategiche.
La plafoniera fine a se stessa rischia di impoverire la sala da pranzo perché la luce è distante e non concentrata: meglio a quel punto una lampada a sospensione estremamente lineare, come quelle senza paralume e senza fronzoli, che lasciano la lampadina completamente scoperta.