Ecco come fare per affittare casa senza agenzia da privato senza avere sorprese spiacevoli o problemi con l’inquilino o di natura legale
Chiunque voglia affittare la propria casa per ottenere una rendita aggiuntiva può farlo anche senza agenzia, gestendo il contratto da privato a privato. Ma bisogna conoscere le leggi che regolamentano la locazione degli immobili residenziali per non incorrere in errori di natura legale o fiscale e non doversi trovare ad affrontare spiacevoli problemi con l’inquilino.
Qui di seguito potete trovare una guida breve ma esaustiva, per sapere come fare ad affittare casa senza agenzia e quindi senza affidarsi a intermediari. Vediamo come funziona il contratto di affitto da privato a privato
Stipulare un contratto di affitto senza agenzia, ecco come fare
Il proprietario di casa che intende dare in affitto l’abitazione deve prima di tutto assicurarsi che l’immobile soddisfi certi requisiti di base che riguardano l’abitabilità. Deve dunque essere imbiancato e pulito, se dotato di mobilio questo deve essere perfettamente usabile. Gli elettrodomestici devono essere funzionanti.
Poi per quanto riguarda gli impianti, siano essi del gas, elettrici o del riscaldamento, devono essere perfettamente a norma. Mentre di base il locale non deve essere soggetto a vincoli, cioè non deve gravare su esso un pignoramento o un’ipoteca.
A questo punto il proprietario può pubblicizzare la sua casa in affitto tramite un annuncio su siti web specializzati per trovare interessati potenziali inquilini con i quali organizzare delle visite in modo da mostrare loro la casa e discutere i dettagli della locazione.
È possibile richiedere delle garanzie, oltre alle informazioni personali e referenze ai potenziali inquilini per garantirsi che siano persone affidabili. Ci si può accordare per il versamento di una caparra di affitto come deposito cauzionale. Oppure una fideiussione bancaria a copertura del pagamento.
Una volta scelto il soggetto a cui affittare la casa, il proprietario deve redigere un contratto di locazione che contenga tutte le informazioni necessarie, come il prezzo dell’affitto, la durata del contratto, che può essere libero o a cedolare secca, le modalità di pagamento, ecc. Il contratto di locazione le cui diverse tipologie sono soggette a tassazioni differenti, deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate per avere una maggiore tutela legale.
Per fare questo occorre registrare il contratto di affitto entro 30 giorni dalla firma e compilare il modello RLI fornendo due copie originali del contratto firmato da entrambe le parti, il modello 69 compilato, la ricevuta del pagamento dell’imposta di registro, applicare due marche da bollo da 16 euro ogni due pagine.
Nel caso in cui l’inquilino non paghi l’affitto mensile il proprietario di casa può procedere con la risoluzione del contratto e lo sfratto per morosità.
Infine date una lettura alla nostra guida sulle cose da sapere prima di affittare un appartamento per non avere sorprese.