Quando, per un motivo o per l’altro, ci tocca cambiare residenza come funziona con il canone Rai? Ecco come disdire la tassa televisiva con il cambio di residenza.
I motivi per un cambio di residenza, inutile dirlo, possono essere tanti. Tipicamente ci si decide a cambiare residenza quando ci si trasferisce di casa (per andare in affitto o nell’immobile che siamo riusciti ad acquistare). Naturalmente c’è anche la possibilità di una nuova avventura professionale, magari in un’altra città.
O ancora ci possono esseri motivi familiari (un matrimonio) per cambiare casa. Poco importa quali siano i motivi che ci hanno spinto a trasferire altrove la nostra residenza. Quello che dobbiamo sapere è che anche altri soggetti (come il fisco) sono interessati a sapere dove risiediamo, in modo da poterci eventualmente inviare delle comunicazioni.
E per quello che riguarda il canone Rai? Come sappiamo sono tenuti a versare la tassa per il possesso della televisione tutti quelli che hanno un apparecchio televisivo in casa. Il canone si versa una volta soltanto a famiglia a condizione che tutti i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione. Ecco come si fa a disdirlo con il cambio di residenza.
Cambio di residenza, come disdire il canone Rai
Un tempo il contribuente era obbligato a comunicare all’Agenzia delle Entrate il cambio di residenza così da ricevere i bollettini per pagare il canone Rai (recentemente tornato a 90 euro). La buona notizia è che adesso questo passaggio non è più necessario. Il motivo è semplice: adesso la tassa televisiva si paga con addebito diretto sulla bolletta dell’energia elettrica.
L’iter è dunque automatico: quando il contribuente cambia casa e trasferisce altrove la sua residenza si vede intestare una nuova fornitura di energia elettrica e con essa il pagamento del canone Rai. La tassa verrà dunque versata con le stesse modalità. Per cambiare il debitore del canone bisognerebbe cambiare il nominativo dell’intestatario del contratto della fornitura dell’energia elettrica
Potrebbe verificarsi qualche situazione particolare. Come quella in cui una persona continua ad avere la titolarità del contratto di fornitura dell’elettricità nel suo vecchio luogo di residenza. In questa maniera si troverebbe a pagare il canone Rai tanto per la vecchia quanto per la nuova abitazione, visto che le due bollette risulterebbero come utenze domestiche.
In casi come questi è opportuno contattare il vecchio gestore della fornitura della bolletta dell’energia elettrica. Così facendo rimedieremo in fretta al problema dando comunicazione del cambio di residenza e provvedendo a trasmettere la relativa disdetta del precedente contratto.