Porte, finestre e tapparelle automatiche, illuminazione meccanizzata, termoregolazione a distanza, montascale di ultima generazione. La casa è il primo posto in cui è necessario godere dei massimi comfort: per questo ogni abitazione, soprattutto se a prova di disabile, dovrebbe essere incentrata sulla praticità.
In nostro aiuto è arrivata la domotica, termine ormai da tempo familiare agli italiani. Sono sempre di più le persone che hanno deciso di rendere il proprio appartamento “intelligente” per semplificarsi la vita, ottimizzare i consumi e aumentare la sicurezza.
Cosa significa, soprattutto per gli individui disabili, vivere in una smart home? Avventuriamoci insieme nel mondo dei vantaggi della domotica.
Abitazioni smart grazie alla domotica
Cos’è la domotica? Partiamo dalle basi: per definizione, la domotica è una branca di studio che ha l’obiettivo di migliorare la funzionalità di ogni casa.
Tramite l’impianto elettrico, la domotica ha reso possibile una gestione da remoto di tutti gli apparecchi della casa, grazie a un avanzato insieme di tecnologie e automazioni. Con la diffusione della domotica, insomma, nelle abitazioni tutto è a portata di mano attraverso un semplice clic.
Una straordinaria innovazione, soprattutto se pensiamo a quanto possa migliorare la vita delle persone disabili, che all’interno di un appartamento smart sono in grado di muoversi liberamente e riscoprono un’insperata autonomia.
In questo contesto si inseriscono i montascale per disabili: prodotti dotati di pedane o piattaforme orizzontali telecomandate, che semplificano gli spostamenti quotidiani delle persone in carrozzella o sedia a rotelle. In questo modo scalini e rampe di scale non sono più un ostacolo: i montascale possono essere installati facilmente in qualsiasi contesto, all’interno o all’esterno.
Alcuni consigli per una perfetta smart home per disabili
Prima di installare un impianto domotico, è bene valutare nel minimo dettaglio gli spazi a propria disposizione e le esigenze.
Le strutture domotiche che possono fare al caso di un soggetto disabile sono diverse, e come sempre dipende dalla disabilità. Come accennato, se una persona non è in grado di salire le scale, avere un montascale a piattaforma in casa è fondamentale: grazie a queste apparecchiature, gli inquilini potranno muoversi da un piano all’altro ed essere totalmente indipendenti.
In commercio ci sono diversi modelli, a seconda che la scala sia dritta o curva. Facili da usare ed estremamente personalizzabili, le pedane sono sufficientemente ampie per permettere lo spostamento di carrozzine o sedie a rotelle in tutta sicurezza.
Esistono prodotti fabbricati in materiali antiscivolo e dotati di barriere protettive, di sensori che rivelano gli ostacoli e il peso del passeggero, impedendo alla piattaforma di chiudersi mentre si è ancora a bordo.
Inoltre, molti modelli sono dotati di chiusura automatica, per ridurre al minimo lo spazio occupato mentre la piattaforma non è in uso.
La seconda innovazione indispensabile in una smart home è legata all’illuminazione: per chi non è autosufficiente, anche azionare un interruttore può risultare difficile.
Grazie alla domotica è possibile superare questo problema: attraverso un sistema di sensori si possono accendere le luci, alzare o abbassare le tapparelle elettriche.
Se si ama ascoltare musica o guardare film o serie tv, infine, vengono in nostro aiuto le funzioni telecomandate degli impianti stereo e video.
Senza contare i sensori vocali, che permettono di interagire con le differenti apparecchiature: frasi semplici e brevi consentono di azionare i comandi per coloro i quali fanno fatica ad eseguire anche i movimenti più comuni.
Domotica e bonus
Di uso comune solo da pochi anni, soprattutto per i disabili è ormai innegabile l’importanza della domotica, che è entrata così a far parte a tutti gli effetti delle agevolazioni dalla legge 104.
Tra i sistemi che rientrano nel recupero dell’autonomia troviamo montascale, dispositivi per il controllo ambientale e dispositivi elettronici per l’orientamento.
Per ottenere il benefit economico è sufficiente presentare un certificato che attesti che l’invalidità rientri tra quelle che hanno diritto alle agevolazioni.