Se hai il pollice verde e oltre ad arredare il terrazzo con fiori e piante vuoi coltivare ortaggi, legumi, piante da frutto e erbe aromatiche da usare in cucina, allora ti diamo dei consigli su come costruire un orto sinergico in terrazzo.
Come fare un orto sinergico in terrazzo
Non si tratta di un classico orto da arare e concimare, ma per capire di preciso cos’è un orto sinergico possiamo dire che è una tecnica di coltura rispettosa dell’ambiente dove l’intervento dell’uomo è minimo e si prediligono le sinergie tra piante, chiamate consociazioni.
Orto sinergico: cosa si può coltivare in terrazza
Premesso che questa è una tecnica giapponese creata da Masanobu Fukuoka negli anni ’70 poi diffusa dall’agronoma spagnola Emilia Hazelip, che si basa sulla permacultura, dobbiamo dire un paio di cose prima di vedere cosa si può coltivare in terrazza.
In pratica per fare un orto sinergico occorre lasciare spazio alla natura. Quindi il terreno non deve essere rivoltato o mosso, né arato né sarchiato. Non si usano concimi di alcun tipo, a nutrire il terreno bastano la pacciamatura e le radici delle piante che non devono mai essere rimosse.
Poi l’orto sinergico si fa su bancali, questo consente anche di avere una sorta di giardino pensile ad un’altezza tale che impedisce di calpestarlo, cosa che farebbe male al terreno.
Quali sono, dunque, le consociazioni, cioè gli abbinamenti di piante da coltivare nell’orto sinergico? Tieni presente che ci sono piante necessarie e piante che puoi cambiare a tuo piacimento.
Piante necessarie nell’orto sinergico
Ogni bancale di orto sinergico, cioè ogni porzione di terra adibito a tale coltivazione deve avere almeno una pianta di Liliaceae (aglio, cipolla, porro, scalogno, ma anche giglio, tulipano e mughetto), una leguminosa (legumi), una erba aromatica (salvia, basilico, origano) e una pianta fiorita in genere scelta per la sua capacità di tenere lontani gli insetti.
Esempi di consociazioni
Vediamo qualche esempio di consociazioni.
- Zucchine, pomodori, lattuga, fragole, aglio, rose
- Carote, cipolla, piselli e rosmarino
- Sedano, cavolo, salvia, spinaci, menta
- Patate, fagioli, santoreggia, petunia
- Finocchi, cicoria, lattuga e piselli
- Fagioli, melanzana, calendula, nasturzio
- Zucca, mais, timo
Ovviamente ci sono anche degli abbinamenti da evitare, perché alcune piante sono in competizione tra loro. Ad esempio la cipolla non va d’accordo con broccoli, cavoli, cavolfiori, piselli e fagioli.
Qual è il terreno più adatto
Per dedicarsi all’orto sinergico nel migliore dei modi occorre sapere quale terreno scegliere. Ebbene, il terreno più adatto da usare è quello incolto. Di più, è meglio che sia incolto almeno da quattro anni, ma se proprio non si ha a disposizione può andare bene anche un terreno fermo e incolto da minimo un paio d’anni.
Orto sinergico con i bancali
Come abbiamo accennato prima l’orto sinergico si fa con i bancali, ossia si delimitano delle parti di terreno che vengono poi rialzate perché non devono essere calpestate o pressate. Si creano dunque delle aiuole con il terreno rialzato. Quindi sul terrazzo puoi usare delle cassette di legno per mettere a dimora le tue piante.
Irrigazione orto sinergico
Per gli orti sinergici l’irrigazione dovrebbe essere naturale, dunque l’acqua che scende con la pioggia. Ma ovviamente in caso di necessità occorre provvedere, gli esperti consigliano un sistema di irrigazione goccia a goccia che vada a inumidire in modo equilibrato tutto il terreno. L’acqua dovrebbe essere di fiume o ruscello.
Pacciamatura orto in terrazzo
La pacciamatura dell’orto sinergico è fondamentale. Si tratta di una copertura del terreno con materiale organico, in genere si usa erba sfalciata ed essiccata, foglie secche, segatura, carta e cellulosa, lana.