Capire se la propria casa disperda calore o meno è importante, si può così capire se possa essere utile installare il cappotto termico.
Sentirsi a casa è certamente un termine che abbiamo sentito più volte, che sta a indicare come ci si senta bene in un ambiente, qualunque esso sia. Se vogliamo applicare questo ambiente a dove viviamo è fondamentale che la permanenza all’interno possa essere piacevole, per questo è importante evitare che possa esserci dispersione di calore durante tutto l’anno, non solo in inverno, in caso contrario le bollette finiranno per essere elevatissime, ma senza raggiungere un reale risultato.
L’obiettivo che si dovrebbe raggiungere è duplice: garantire il massimo del comfort ma allo stesso tempo risparmio energetico, reso ancora più facile da ottenere attraverso un intervento di riaparmio energetico. Questo è quello a cui può ambire attraverso l’inserimento di un cappotto termico, intervento che è sempre più diffuso, che può risultare costoso in fase iniziale ma che sarà ripagato poi nel corso del tempo.
Si sente spesso parlare di persone che hanno da poco installato il cappotto termico o che stanno pensando di farlo, chi non lo ha mai provato potrebbe avere però dubbi sulla sua reale efficacia, specialmente perché l’investimento richiesto non è esiguo. È innanzitutto necessario valutare bene prima di agire quale sia la situazione della propria abitazione, così da capire se sia necessario inserire un ulteriore strato di isolamento.
In caso di dubbio si dovrebbero controllare alcuni aspetti tutt’altro che irrilevanti, quali la presenza di muffa e umidità sui muri, che temperatura si avverte nel corso delle varie stagioni e il costo delle bollette del gas. In genere una modifica potrebbe essere quasi necessaria soprattutto per gli edifici che hanno qualche decennio alle spalle, in questi casi il livello di isolamento potrebbe non essere ideale, per questo potrebbe essere particolarmente utile implementarlo.
È consigliabile prendere in considerazione la certificazione energetica, uno strumento che stabilisce, in base alla normativa italiana, quanto consuma un edificio, ne quantifica le dispersioni termiche attraverso l’involucro e i valori di trasmittanza allo stato di fatto per ogni elemento dell’involucro. Questa viene stabilita sulla base delle prestazioni a livello energetico e sulla base di una serie di classi, dalla A alla G, e con un numero che ne identifica i consumi. Questo non può avvenire in autonomia, è necessario l’intervento di un tecnico specializzato in grado di prendere in considerazione tutti i parametri richiesti e di dare una risposta.
È comunque possibile fare un’ulteriore procedura fai da te, che possono fare anche gli utenti meno esperti. In questo caso si deve staccare la corrente elettrica, rimuovere la piastra di un interruttore della luce e provare a illuminare quell’ambiente. Questo permetterà di capire se siano presenti materiali isolanti o meno. Se si deciderà di effettuare le modifiche e mettere il cappotto termico, nell’arco di breve tempo la spesa sarà ripagata come sarà evidente osservando le bollette.