Se state leggendo questo articolo volete sapere come affittare casa con Airbnb. Allora vediamo subito i passaggi necessari per realizzare il vostro progetto e mettere in affitto la casa o una stanza sul famoso portale di affitti brevi.
Ovviamente vi invitiamo anche a leggere come arredare una camera da affittare sul portale per renderla più interessante. Invece se siete interessati ad affittare una casa su Airbnb come ospiti dovrete solo accedere al portale, registrarvi e cercare il luogo dove soggiornare. Potrete scegliere poi tra le proposte che più soddisfano i vostri desideri.
Per quanto riguarda le tasse da pagare se si affitta la casa su AirBnb trovate tutte le informazioni utili proseguendo nella lettura.
Che voi abbiate una dimora normale o una delle case strane su Airbnb prima di tutto dovete registrare il vostro profilo. Dopo aver creato un account da Host potrete inserire i dettagli della vostra casa da affittare su Airbnb, aggiungere foto, indicare i prezzi e il periodo in cui rendere l’abitazione o la camera fruibile agli ospiti. Ogni host proprietario deve registrare i propri ospiti preso il sito online alloggiati della Questura.
I pagamenti sono gestiti all’interno del portale, dunque Airbnb accredita il compenso dovuto in circa 24/48 ore. I contratti stipulati tra privati inferiori ai 30 giorni non devono essere registrati. Se l’ospite soggiorna più di 28 notti consecutive, i compensi sono effettuati con cadenza mensile. Comunque è possibile modificare le preferenze di pagamento direttamente dal proprio profilo.
Per quanto riguarda le tasse, possono variare in base alla situazione personale e ai regolamenti comunali. I guadagni sono considerati reddito imponibile, quindi vanno dichiarati all’Agenzia delle Entrate. Se conviene o no affittare la casa su Airbnb lo potete calcolare in relazione a dove si trova. Ad ogni modo l’articolo 4, comma 5-bis, del Decreto-legge 50/2017, modificato dalla Legge di bilancio 2024, impone alle piattaforme come Airbnb di applicare una ritenuta fiscale del 21% (cedolare secca) sui guadagni degli host non professionisti derivanti da soggiorni brevi, cioè fino a 30 notti.
Se desiderate potete delegare Airbnb ad applicare la ritenuta fiscale sui tuoi guadagni ottenuti tramite l’affitto della vostra dimora. Il versamento dell’importo trattenuto all’Agenzia delle Entrate sarà quindi automatico e la piattaforma vi invierà una volta all’anno la certificazione unica contenente i dettagli relativi alle ritenute fiscali utili per la dichiarazione dei redditi. Gli host interessati potranno controllare e monitorare in qualsiasi momento le ritenute fiscali nel loro account.
Se avete dei dubbi consigliamo di leggere l’approfondimento dal titolo ”ospitare responsabilmente in Italia” presente sul portale, e consultare un commercialista per ottenere informazioni più specifiche anche in relazione al codice identificativo nazionale (CIN) e ai nuovi obblighi che saranno introdotti a breve.
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