Chi è sposato può ricevere ospiti in casa contro la volontà dell’altro coniuge? La legge cambia tutto

Se sei sposato e non sei mai d’accordo con il coniuge sull’invito di ospiti a casa vostra, ecco qual è il punto della legge: è tutto qui

Quando ci si sposa, ma di fatto anche quando si ha una relazione stabile da molti anni in cui si convive nella stessa casa, è normale che ci si ritrovi a discutere di piccole abitudini quotidiane sulle quali non si ha lo stesso parere. Ogni persona, infatti, porta con sé non solo il proprio carattere, ma anche le consuetudini con cui è cresciuta: se a casa dei suoi genitori si cenava sempre alle 21, per esempio, è difficile che improvvisamente inizierà a cenare alle 19.

Uno dei temi più caldi, soprattutto nelle coppie giovani ma non solo, è quello degli ospiti. Ci sono persone, infatti, che amano avere la casa piena di gente e inviterebbero ogni giorno un amico diverso, addirittura a dormire nella camera degli ospiti resa confortevole grazie ai nostri consigli. Altre, invece, preferiscono la tranquillità ed avere qualcuno a pranzo o a cena le mette in ansia. Se ti trovi in questa situazione ma a pensarla diversamente da te è tua moglie o tuo marito, ecco cosa dice la legge in merito.

Invitare ospiti a casa contro il parere del coniuge

Il tema dell’invito di qualcuno nella casa coniugale si basa innanzitutto sul concetto di proprietà. Spesso si tende a pensare che, se l’abitazione è stata materialmente acquistata da solo uno dei due coniugi, allora sarà lui o lei a poter decidere chi ospitarvi. In realtà non è così: secondo la giurisprudenza, che si è espressa nella sentenza di Cassazione del 5 aprile 1974, tutti i conviventi nella medesima abitazione hanno il diritto di non ricevere o mandare via chi non è benvenuto, il cosiddetto “ius excludendi“.

Ricevere ospiti in casa
Ricevere ospiti in casa contro la volontà del coniuge: cosa dice la legge (designmag.it)

Pertanto, nel caso in cui il marito voglia invitare delle persone che la moglie non gradisce o viceversa, il solo fatto di possedere in toto l’abitazione non gli dà il diritto di prescindere dalle volontà del coniuge. Il discorso vale tanto più nel caso in cui la casa sia di proprietà di entrambi. Per invitare qualcuno, è necessario che sia la moglie che il marito desiderino questa persona all’interno della loro abitazione e ciò vale non solo in caso di matrimonio, ma anche di convivenza.

Nel caso di separazione, invece, solo il soggetto al quale il Giudice ha affidato l’immobile ha il diritto di decidere chi invitare o chi rifiutare in casa. Una sentenza della Cassazione del 2023, inoltre, ha stabilito che anche l’ex marito che entra nella casa assegnata all’ex moglie dopo la separazione rischia una condanna per violazione di domicilio. Ecco, tra l’altro, cosa sapere nel caso in cui si abbia un mutuo cointestato e si proceda con una separazione.

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