Certificazione energetica APE non sempre è necessaria: controlla se il tuo immobile è esente

Gli immobili devono avere una carta di identità, l’Attestato di Prestazione Energetica che ne mostra l’efficienza. Ma ci sono eccezioni.

Come ben sai ogni immobile che si trova sul territorio italiano deve avere un attestato di certificazione energetica, che per comodità chiamiamo con l’acronimo APE. Da qualche anno Enea gestisce una banca dati, il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE) che raccoglie tutti questi certificati che riguardano gli edifici e le unità immobiliari.

Questo tipo di documento è obbligatorio nel caso in cui decidi di vendere casa ma soprattutto è un certificato da richiedere al proprietario, una di quelle cose da sapere prima di comprare casa. Il motivo è presto detto, anche in base a questa certificazione può cambiare il valore dell’immobile stesso. Però ci sono delle eccezioni e non tutti gli immobili devono avere l’APE. Ecco quali sono esentati.

Quali sono gli immobili senza obbligo di APE

La certificazione APE che permette di individuare all’istante i consumi energetici dell’immobile è salita agli onori delle cronache dopo l’annuncio della direttiva UE sulle Case Green, che obbliga i proprietari di case a renderle maggiormente efficienti a livello energetico con il fine di ridurre il consumo di energia e allo stesso tempo la produzione di inquinanti per non gravare sull’ambiente.

Calcolare ape immobile
Immobili esenti dal calcolo Ape – Designmag.it

Ovviamente l’elemento fondamentale che aiuta a stabilire quanto consuma un edificio a livello energetico è proprio l’Attestato di Prestazione Energetica che va da un punteggio massimo di A4 a un minimo di G. Il documento è rilasciato da un soggetto accreditato ed è obbligatorio in caso di nuove costruzioni o per interventi di ristrutturazione che interessano oltre il 25% della costruzione. Ma quali sono gli immobili che non hanno l’obbligo dell’Ape? Li elenchiamo per comodità:

  • Garage e box
  • Immobili che sono beni paesaggistici e culturali
  • Luoghi di culto e immobili di valore artistico o storico da restaurare
  • Edifici con impianti produttivi interni
  • Fabbricati industriali
  • Immobili isolati con superficie di meno di 50 metri quadrati
  • Strutture agricole e artigianali
  • Edifici con climatizzazione ma non residenziali
  • Costruzioni che hanno bisogno di risanamento secondo il piano urbanistico

Ricordiamo che un APE dura 10 anni e che tutti gli immobili, ad esclusione di quelli presenti nella lista qui sopra, devono avere. Siano essi case singole come ville o appartamenti che si trovano all’interno di un condominio. Inoltre va ricordato che sono previste delle multe per chi non presenta il certificato pur essendo obbligato, e nel dettaglio il costruttore o proprietario è sanzionabile con una multa da 3mila a 18mila euro.

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