Certificato di agibilità: tutto quello che devi sapere su normative, requisiti e quando è necessario richiederlo perché obbligatorio
Il certificato di agibilità è un documento di primaria importanza: sottovalutarlo, soprattutto nei casi in cui è necessario, può comportare conseguenze non troppo piacevoli. Cerchiamo quindi di capire in cosa consiste, quali sono le normative che lo regolano e cosa è assolutamente obbligatorio sapere a riguardo.
Si tratta di un documento che ha lo scopo di attestare i casi in cui un immobile è conforme alle leggi in materia di sicurezza, igiene e salubrità. Si rivela cruciale nell’ipotesi di compravendita di un immobile destinato ad uso abitativo: in tale caso il venditore deve rilasciare questo tipo di certificato agli acquirenti. Capiamo, quindi, adesso, cosa dice la legge a riguardo, specificando, in particolare, se si tratta di un documento obbligatorio.
Comprendere normative come questa può risultare decisivo in caso di controversie e problematiche che possono sorgere successivamente e in modo completamente inaspettato. Scopriamo cosa si rischia senza il certificato di agibilità.
Agibilità e bonus casa: il certificato che non deve mai mancare
Il certificato di agibilità è una vera e propria garanzia che l’immobile che si sta acquistando – e in cui, probabilmente, si andrà a vivere – sia rispettoso di tutte le normative urbanistiche e sanitarie. La mancanza di tale documento comporta l’inidoneità dell’immobile allo svolgimento della sua fondamentale funzione economico-sociale.
Nell’ambito di una compravendita, poi, qualora colui che vende l’immobile ometta tale certificazione, potrebbe essere costretto a rispondere per risarcimento danni. Quest’ultima circostanza è giustificata dal diritto del compratore di essere informato sulla situazione dell’immobile che si appresta ad acquisire, in quanto la mancanza di tale precauzione può senza dubbio compromettere la commerciabilità dell’immobile medesimo.
Secondo diversi orientamenti della Corte di Cassazione, l’omissione di tale documentazione configura un vero e proprio inadempimento contrattuale che non determina per forza e in maniera automatica la risoluzione del contratto, ma che può comportare, come detto poc’anzi, un risarcimento del danno. Ma il certificato di agibilità è quindi obbligatorio?
L’obbligatorietà di tale attestazione vige sin dal 1934 quando il Regio Decreto n. 1265 stabilì che l’agibilità degli immobili dovesse essere certificata per tutti gli edifici residenziali. Soltanto ove l’abitazione sia stata costruita prima del 1934, il certificato di agibilità non è obbligatorio, a meno che non sia stata ristrutturata, anche parzialmente, dopo quell’anno. In tal caso è necessario presentare al comune un’autocertificazione denominata “Segnalazione Certificata di Agibilità“, anche detta SCA.