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Simboli di creatività umana e luoghi di bellezza straordinaria, sono sei gli edifici scelti per Cattedrali della Cultura 3D, il nuovo progetto di Wim Wenders. Luoghi rappresentativi, conosciuti in tutto il mondo, che per la prima volta sono messi in scena sul grande schermo nel loro vivere quotidiano. Una vera e propria esplorazione tridimensionale nei palazzi chiave della storia del mondo, centri culturali colmi di arte e di bellezza.
Per la realizzazione dell’ambiziosa opera sono stati scelti sei registi, ognuno con il proprio personalissimo approccio artistico. I direttori hanno indicato, a loro volta, le proprie cattedrali della cultura. Il documentario è aperto dall’ideatore Wim Wenders, il quale ci conduce all’interno della Filarmonica di Berlino, simbolo di modernità e idealismo. Michael Glawogger ha scelto la Biblioteca Nazionale Russa di San Pietroburgo, silenzioso tempio della letteratura, mentre Michael Madsen ha selezionato il Carcere di Halden, in Norvegia, quella che, il Time consacra come “la prigione più umana al mondo”. A Robert Redford è affidato il compito di narrare la quotidianità del Salk Institute, luogo di scienza e alla regista Margareth Olin spetta l’onere di raccontare a suo modo l’Opera House di Oslo, che ogni giorno ospita migliaia di persone. Infine, tocca a Karim Aïnouz snocciolare la vita che si svolge quotidianamente all’interno del Centre Pompidou.
I sei edifici scelti rappresentano dei templi del sapere, dei centri di ritrovo, dei luoghi considerati scrigni della memoria collettiva. I sei episodi, che costituiscono il film Cattedrali della Cultura 3D, narrano tutto questo, svelando l’anima racchiusa tra le mura di ognuna delle costruzioni selezionate. Il progetto di Wim Wenders è proprio questo, dare voce ai palazzi chiave della storia umana. Il regista ne è sicuro, grazie anche al forte successo di PINA 3D, omaggio alla danza di Pina Bausch, coreografa e ballerina tedesca.
“È stata una fortuna scoprire il nuovo linguaggio del cinema in 3D attraverso PINA, un’opera il cui soggetto aveva un’enorme affinità con la tecnologia che stavamo usando. Era logico e necessario usare la tridimensionalità. Attraverso queste esperienze ho sviluppato l’opinione molto chiara che nel campo del documentario il 3D rappresenti un enorme passo avanti e possa davvero portare il genere a un livello totalmente superiore. L’incredibile vantaggio per i documentari è un’immersione amplificata che mette lo spettatore, come mai prima, ‘dentro a un luogo’, permettendogli di percepire l’architettura, ad esempio, come un’esperienza in uno spazio reale”.
Il film documentario Cattedrali della Cultura 3D di Wim Wenders, distribuito da Nexo Digital e I Wonder Pictures in collaborazione con Sky 3D, Sky Arte HD e Unipol Biografilm Collection. Non perderti lo spettacolo che andrà in scena nell’unica giornata del 21 aprile 2015, scopri qui tutte le sale dove poter godere a pieno il mondo dell’architettura e degli architetti che hanno contribuito alla realizzazione di queste opere chiave.