[videoplatform code=”14313570527145550c67cae5c0″]
E’ il mondo del lusso più che esclusivo, preclusivo: vi si accede per diritti ereditari e non per meriti acquisiti. Le tendenze prevalenti nei paesi occidentali favoriscono una visione che potremmo definire “egualitaria” dell’Umanità. Qui si vede invece un mondo al femminile, dove chi ha, ha e avrà e chi non ha, non ha e non avrà mai. Un mondo suddiviso in caste chiuse e senza che sia possibile alcuna forma di ascesa sociale, dove ogni forma di “accesso” è impensabile. D’altro lato ricorre l’immagine dell’Ape, nella gioielleria, nei decori. L’ape è simbolo di operosità, ma anche di combattività, di obbedienza alla regina, di ordine sociale. Anch’esse sono organizzate in caste. Uniche tra gli animali, mettono tutto in comune. Le giovani vagano tutto il giorno per cercare il polline, le più anziane attendono ai lavori nell’alveare. Parrebbe la Repubblica ideale di Platone. Inoltre, le api non conoscono i piaceri del sesso e così sembra di poter dire anche dell’umanità che qui si rappresenta, dove il maschio, androgino, è poco più che un paggio di una donna-regina, casta e diva, appunto.
Focus
I gioielli dell’Ape Regina: l’ape regina di Sarah Burton per Alexander McQueen è stata letta come un inno alla femminilità. Ma l’ape regina è anche il capo assoluto di un impero rigidamente organizzato in caste chiuse, dove ogni individuo è allevato fin dallo stato larvale per eseguire un unico preciso incarico: un’ape operaia non potrà mai diventare guerriera e viceversa una guerriera potrà solo difendere l’alveare e nient’altro. Il maschio è assolutamente secondario. La società delle api attraversa un unico momento di crisi quando una seconda regina lascerà l’alveare, portando con sé qualche centinaio di api per colonizzare un nuovo territorio. Un esempio cui ispirare anche possibili futuri modelli sociali umani.
Regina e bizantina: per questa collezione Domenico Dolce e Stefano Gabbana si sono ispirati ai mosaici del Duomo di Monreale (Palermo), e alla santa patrona di Catania, Sant’Agata, riprodotta in stile bizantino grazie a pietre dure e jacquard su abiti e accessori. Una donna indubbiamente unica, che non prevede la compagnia di un uomo, perché santa e aristocratica.
Storytelling Design: Christopher Jenner è un giovane designer inglese, di formazione sudafricana (vedi Bricsing World). Dopo gli studi a Johannesburg e Cape Town si è trasferito a Londra dove ha iniziato a esplorare le relazioni tra progetto e torytelling. Tra i suoi progetti, qui segnaliamo il prototipo di Eurostar extra de luxe. Considerazioni ambientali convivono con una visione di comfort e unicità. Il progetto ricerca lo spirito dei treni lussuosi del passato, per trasformarlo secondo una visione spinta nel futuro. Ottone e fibre di carbonio convivono con velluti dorati e tablet per l’intrattenimento del viaggiatore.
Colori
La cartella più solenne e regale dell’anno. L’oro prende il sopravvento: oro antico, oro rosso, con sfumature al brunito. Siamo già molto lontani dalle cartelle sobrie, e in fondo anonime, degli ultimi anni. Accanto all’oro, i colori aristocratici per antonomasia: il blu di prussia, il carminio, il bianco antico. Con una nota di nero, che in questa situazione richiama alle cose definitivamente perdute.
Grafica
La grafica pomposa esercita sempre una sua seduzione anche fuori dalle cerimonie. Domina il corsivo, la calligrafia, le fioriture elaborate. I capilettera sono spesso ancora costruiti su rigide geometrie e gli ornati rimandano al barocco. Si vedono le reinterpretazioni di fine ‘800, dell’Art and Crafts di Morris e del corsivo inglese. Grafica molto utilizzata, fuori dai contesti, da una figura eccentrica del fashion system come Vivienne Westwood.
Gli ambienti
Gli ambienti sono sontuosi, carichi di dorature (l’oro è sempre presente), di pezzi unici e ornamenti preziosi. Sono ambienti più che esclusivi: preclusivi, accessibili solo per via dinastica e non per meriti acquisiti. Si rappresenta la
cupola del potere aristocratico e finanziario internazionale, riservato a strette cerchie di iniziati. Ricorre l’elemento dell’esagono d’oro, emblema dell’ape regina e figura dai complessi significati simbolici.
Costumi
Parliamo dello stile dell’alta moda. Ricchissimo, trasforma ogni donna in una regina. Regine e icone bizantine ispirano Dolce e Gabbana. Ritroviamo lo stile dei Tudor e degli Stuart, non a caso stile di due regine: Elisabetta I e sua cugina Maria Stuarda. Per il maschio, androgino e apparentemente fuori dai giochi, sono perfetti gli abiti da paggio di Ferracin.
Musica
Dalla colonna sonora di Grande Bellezza la suggestione dei cori di David Lang, molta voce umana e musica da chiesa per enfatizzare la grande bellezza del passato contrapposta alla bruttura del presente, musica barocca rivisitata, una dimensione metafisica, regale, opulenta.